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La scelta di essere vegani può andare bene per i nostri bambini?

La scelta di essere vegani può andare bene per i nostri bambini?

By Giuseppe

La scelta “verde”

In Italia la scelta di un’alimentazione vegana è ormai diventata molto diffusa. Secondo alcune stime sarebbero più di 400mila gli italiani che hanno deciso di non consumare carne o pesce e alimenti derivati dagli animali. Questo fatto conferma una volta di più come l’attenzione per l’ambiente e soprattutto per il rispetto e una maggiore co-esistenza tra uomo e animale stia diventando sempre più importante anche e soprattutto nella vita di tutti i giorni. Perché alla base del “thinking vegan” c’è soprattutto una spinta etica. Cioè si vuole sostenere che l’essere umano non abbia nessun diritto di sfruttare gli animali: né per scopi alimentari, né lavorativi né, per così dire, “ludici” (come ad esempio nei circhi).
La dieta vegana è molto diffusa nei Paesi ricchi: infatti è nata negli Stati Uniti (dove più del 3% della popolazione adulta è vegana) e poi via via si è diffusa in tutto il mondo industrializzato e anche in Italia. Spesso e volentieri però si sostiene che l’alimentazione vegana non sia adatta ai bambini. Infatti, non soltanto da un punto di vista nutritivo, si sostiene che la scelta vegana non sia corretta per la crescita del bambino ma altresì si afferma che ognuno debba essere lasciato libero di provare e scegliere, sempre, ovviamente, nel rispetto degli altri.
Un altro problema, forse quello più basilare di tutti, è quello di fare capire ai bambini il perché della scelta in chiave vegana. Molti siti ormai si sbizzarriscono in numerose opzioni per far capire questo: io oggi mi limiterò a fornire cinque possibilità per motivare ai bambini una vita vegana.

Portare i bambini allo zoo o in un parco naturalistico, mostrando la bellezza della natura incontaminata popolata da creature che vivono in armonia. Bisognerebbe sottolineare come, quando l’uomo volontariamente sottrae il proprio controllo assoluto sulla Natura, essa si auto-governa in modo perfetto. Sulla strada di casa, accostarsi non troppo distante da una fabbrica (meglio se alimentare). Mostrare ai piccoli la bruttezza del territorio circostante, i terribili olezzi che lo ammorbano e l’eventuale fumo nerastro che caratterizza il cielo. Sulla scia di questo contrasto si può motivare una scelta eticamente vegana.
Aiutare i bambini a capire che non mangiare animali e rispettarli non è una scelta dettata dalla paura o sintomo di un segnale di debolezza, anzi tutt’altro. Scegliendo il veganismo vuol dire che una persona volontariamente sceglie di non fare del male ad un altro essere vivente. Cioè ben conscia della propria forza, capisce quanta crudeltà sia insita nel mondo e non ne vuole, almeno nel “grande” piccolo, farne parte.
Non avere timore di lunghe discussioni con i propri figli o nipoti. Infatti, proprio per la natura etica della scelta vegana, non si può tralasciare la parte morale della questione. E nessuna scelta etica è avulsa da un momento di discussione e riflessione. Anzi è fondamentale e auspicabile: renderli partecipi, vorrà dire che i figli si sentiranno importanti e rivestiti di un ruolo all’interna della vita dei genitori.
Informare i propri bambini sin da piccoli. Ormai sono molte le pubblicazioni, come libri per bambini, fiabe o cartoni animati che parlano del veganesimo. Se fino dalla più tenera età i nostri bebè sono abituati a vivere e sentire parlare di questo stile di vita, in futuro, da grandi, saranno più disposti a prendere in considerazione in fatto di abbracciare questo stile di vita.
L’ultimo modo è forse quello più bello: divertirsi in cucina. Non bisogna mai e poi mai far scaturire l’idea che vivere da vegano sia, per forza, una “rinuncia continua” alle cose più buone che la cucina può offrirci. Lasciando galoppare infatti la propria fantasia ai fornelli, faremo comprendere ai nostri figli quanto possano essere buone e succulenti (non solo altrettanto ma anzi di più) i cereali, la frutta, gli ortaggi e la verdura, cucinati e “riletti” in mille modi nuovi e differenti, rispetto alla  classica bistecca e patatine. La creatività sarà il migliore mezzo per risparmiare la vita di un animale in più.

Mattia Nesto
Newsfood.com

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