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Riposto (CT): Saporedazzurro – Pesca e suggestioni sulle rive dell'Etna

By Redazione

 

Quasi 15 mila visitatori, oltre 5000 mila pasti offerti, 26 stand di commercianti in prodotti agroalimentari, (soprattutto ittici) provenienti da ogni parte della Sicilia, giornalisti
della stampa nazionale e locale che hanno quotidianamente seguito la manifestazione, mille e trecento kg di pesce azzurro consumato nei tantissimi appuntamenti enogastronomici offerti
gratuitamente al pubblico, oltre 50 pescatori coinvolti, circa 30 i relatori della manifestazione impegnati in oltre 20 appuntamenti, tra seminari e convegni, due mostre fotografiche
dedicate ai pescatori, all’arte culinaria di Riposto, alla storia di Riposto.

Dopo dieci giorni di manifestazione curata e diretta dal giornalista Rai, Puccio Corona, Saporedazzurro chiude oggi le porte al pubblico. Pubblico arrivato dalla Calabria: Mazara Del
Vallo e Tropea, e poi da Caltagirone, Caltanissetta, Palermo, Caronia, Messina. Dieci giorni immersi nelle tradizioni, nei sapori, negli odori e colori del caratteristico borgo
marinaro. Un evento che ha, ufficialmente, inserito Riposto nel circuito turistico siciliano. E in questo percorso occupa un posto che spetta al borgo catanese per la semplice ma
suggestiva intensità del paesaggio, per le risorse naturali che possiede, per la sua posizione strategica, per il suo mare e il suo pesce che resta, ancora oggi, motore trainante
dell’economia locale.

La cultura di Riposto è impregnata di mare, legata com’è al prodotto ittico e quello che ha fatto Saporedazzurro, altro non è che aprire le porte di questo
tesoro ripostese al pubblico di tutta Italia. E il successo è stato immediato.

Protagonisti sono stati i pescatori, la loro attività e le loro tradizioni. «Materiale» che ha stupito gli ospiti della stampa, come quando hanno appreso la tecnica
della pesca al sauro, ancora oggi praticata con un amo al quale, si aggancia materiale sintetico proveniente dai peluche, o la pesca ai gamberi vivi pescati a poche centinaia di metri
dal porto, dove la profondità tocca subito i 300 metri e tirati su con attrezzi tradizionali creati artigianalmente (i cosiddetti ragni).

Tutte tradizioni di Riposto che rendono, ancora oggi, questo borgo, un paesaggio raro destinato a diventare una tappa obbligata per i turisti siciliani.

Ospiti della manifestazione dedicata a Riposto, professionisti e uomoni dall’eccezionale spessore umano e culturale del calibro di Folco Quilici, il noto giornalista,
documentarista e scrittore che ha raccontato, attraverso i suoi documentari, la pesca in tutto il mondo. E poi il sei volte campione italiano (ancora in carica) di pesca subacquea,
Nicola Riolo; il campione del mondo di apnea, Gianluca Genoni; il giornalista Sebastiano Messina. E questo solo per citarne, qualcuno. E poi la musica di Tony Esposito e del cantastorie
ripostese Luigi Di Pino, ha reso le ultime serate di Saporedazzurro un evento artistico.

«Siamo entusiasti dopo aver constatato, con mano, quanto preziose siano quelle risorse che naturalmente possiede Riposto. L’affluenza di pubblico ha dimostrato che Riposto
possiede tutte le carte per diventare un punto di riferimento. Sapevamo di queste potenzialità ma Saporedazzuro è stata la conferma che investire su queste risorse sia la
strada giusta per la crescita del nostro borgo marinaro. Un grazie va all’intera organizzazione e agli assessori. Tutti insieme abbiamo creduto in Saporedazzurro come strumento
che avrebbe fatto decollare il nome di Riposto. E tutti i nostri sforzi sono stati ricompensati. Abbiamo lavorato per mesi a Saporedazzurro dopo aver ereditato questo progetto dalla
precedente amministrazione. L’abbiamo perfezionato e il risultato è una Riposto in grado di attrarre oltre 15 mila visitatori» – ha detto il sindaco Carmelo
Spitaleri.

«Potrei dire quanto siamo soddisfatti dell’ottima riuscita della manifestazione – ha commentato l’assessore comunale al Mare, Domenico Di Martino – ma, in
verità, siamo semplicemente orgogliosi della nostra Riposto e delle sue naturali risorse. Noi abbiamo lavorato perché queste risorse diventassero note al pubblico di tutta
Italia; perché quelle tradizioni ripostesi, ancora oggi, tramandate dai pescatori, da padre in figlio, possano diventare uno strumento di crescita per l’intera
comunità»

«E’ stata un’esperienza unica per il nostro Comune – ha dichiarato l’assessore comunale al Turismo, Claudia D’Aita – che, oltre a contribuire a portare la
sua immagine al di fuori dei confini regionali, ci ha offerto la possibilità di stringere fortissime relazioni con importanti figure legate al mare e alla pesca con le quali
continueremo a lavorare e che contribuiranno, certamente, a fare crescere il nostro territorio»

«Non posso che dichiararmi estremamente soddisfatto di una settimana intensa di incontri, seminari, convegni, tutti di alto livello – ha commentato il curatore e direttore
artistico dell’intero evento, Puccio Corona – ma soprattutto sono rimasto colpito della straordinaria partecipazione dei ripostesi a tutti gli eventi della manifestazione: dal
primo all’ultimo. E’ un segno della voglia che Riposto ha di imprimere una svolta e di costruirsi un futuro di progresso nel rispetto assoluto delle sue tradizioni».

Riservato a questa ultima giornata di manifestazione l’incontro con il curatore di una delle due mostre fotografiche, (l’altra ideata e curata da Saro Barresi), Andrea
Cattano. Fotografo di Palermo che, in 31 scatti esposti per l’intera durata della manifestazione, ha raccontato le emozioni e il lavoro dei pescatori ripostesi. Sul sauro e le
tradizionali tecniche di pesca, si è concentrata la seconda e ultima parte di giornata. Ospiti Gaetano Pascale, Slow Food Italia, Giuseppe Privitera, DSlow Food Sicilia, Franco
Leonardi, primario di dietologia nell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania, Antonino Lo Giudice, pescatore ripostese e gli assessori comunali, Domenico Di Martino e Claudia
D’Aita. Al centro di questo incontro le caratteristiche nutritive e organolettiche del pesce azzurro e i racconti, in video, dei pescatori che, in prima persona, hanno raccontato
la difficoltà di un lavoro duro come quello della pesca.

A chiudere l’evento la musica dal vivo di Tony Esposito in contemporanea con l’ultima rassegna enogratronomica “Enofish” curata dalla scuola alberghiera
«Falcone» di Giarre (ospite di uno dei pranzi preparati dall’istituto, anche il presidente della Provincia Regionale di Catania, l’On. Giuseppe Castiglione) e
dall’associazione italiana Sommelier.

 

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