Rifiuti, Buscemi: «via libera a discarica di Inzago»
15 Novembre 2007
«La discarica di Inzago si fa, tra qualche giorno, con un decreto della direzione regionale Reti e Servizi di Pubblica Utilità verrà data l’Autorizzazione Integrata
Ambientale (AIA) e quindi il via libera per la discarica ad Inzago, limitando il conferimento ai rifiuti inerti e a quelli urbani trattati; contemporaneamente verrà bonificata, a spese
del gestore, la vecchia discarica abusiva, problema irrisolto dal Comune fin dal 2002«.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi, alla conferenza stampa che si è svolta oggi in Regione
Lombardia.
La decisione della Regione si innesta su alcuni fatti. Il primo: il Governo, il 30 ottobre, ha prorogato fino al 30 giugno 2008 l’autorizzazione al privato esistente da maggio 2005. Ciò
significa che, in assenza di determinazioni regionali, il privato avrebbe potuto conferire in questa discarica ogni genere di rifiuti. Il secondo: la Conferenza dei Servizi, che è un
organo tecnico, il 29 ottobre, alla presenza della Provincia di Milano e del Comune di Inzago, ha dato parere tecnico favorevole.
«In realtà la Provincia – ha aggiunto l’assessore regionale – ha espresso due pareri, uno politico (che in quella sede non ha valore) e uno tecnico (che invece ha valore). Quello
tecnico prevede che l’autorizzazione sia legata a prescrizioni, tutte recepite da Regione Lombardia e quindi contenute nell’AIA«.
Le prescrizioni riguardano la bonifica dell’area limitrofa alla Cascina Redenta (la discarica abusiva), l’ autorizzazione a ricevere le sole frazioni trattate di rifiuti urbani, quindi rifiuti
secchi e non maleodoranti.
«Per il Comune – ha continuato Buscemi – è un risultato positivo importante. La bonifica del terreno contaminato sarà effettuata a spese dell’azienda che gestisce la
discarica di Inzago, vi sarà una limitazione qualitativa dei rifiuti con la garanzia che il sito che metteva a rischio la salute dei cittadini verrà messo in
sicurezza«.
La Provincia di Milano, 3.800.000 abitanti, produce 2.000.000 di tonnellate (il 60% proviene dalla Città) all’anno di rifiuti.
«La Legge regionale approvata nel luglio scorso (12/2007) – ha proseguito l’assessore Buscemi – prevede che le Province siano autonome nello smaltimento dei rifiuti urbani e di quelli
urbani trattati. Ora la provincia di Milano non lo è dal momento che esporta in altre province lombarde (Brescia e Pavia) 200.000 tonnellate, pari al 10%, e una quota maggiore in altre
Regioni o all’estero. Per cui non solo il sito di Inzago è necessario, considerando i flussi di rifiuti, ma è necessaria anche la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore in
provincia di Milano. La nostra linea è infatti di dire basta alle discariche e puntare sui termovalorizzatori che, tra l’altro, hanno il vantaggio di produrre energia per il
teleriscaldamento e per gli impianti industriali, e di non emettere sostanze inquinanti nell’aria«.
Attualmente in Lombardia ci sono 12 termovalorizzatori per lo smaltimento dei rifiuti urbani e 80 centri di compostaggio per il riciclaggio della frazione umida.
«Rimane fermo l’obiettivo – ha concluso l’assessore Buscemi – di potenziare ulteriormente la raccolta differenziata, attualmente al 47% (il massimo livello in Italia), portandola entro il
2010 al 50%«.