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Prodi: «l'Italia è fuori dall'emergenza»

By Redazione

«Il Paese Italia si è rimesso a camminare ed è uscito dall’emergenza» nella conferenza stampa di fine anno il presidente del consiglio Romano Prodi ha fatto un
bilancio dell’attività di governo e ha indicato le linee guida per il 2008, secondo il premier tutti i numeri indicano un miglioramento dei conti pubblici.

«L’Italia – ha detto Prodi – era il malato d’Europa, ora è in convalescenza». Il premier ha spiegato che il rapporto tra deficit e pil nel 2007 si collocherà intorno
al 2%, al di sotto di ogni previsione, e che a fine legislatura il rapporto debito-pil potrà scendere sotto il 100%. Prodi ha ammesso però che esiste «una mancanza di
fiducia molto diffusa». Il premier ha ribadito la volontà di rivalutare il potere d’acquisto degli stipendi, annunciando una riduzione delle tasse per i redditi medio-bassi, ma ha
precisato: «occorre una grande azione di cooperazione dei sindacati e dei datori di lavoro».

Maggioranza, Senato e Lamberto Dini – Sulla rottura con Lamberto Dini Prodi ha commentato: «Un governo si abbatte solo con voto di sfiducia, non con dichiarazioni e interviste e
per abbattere un governo bisogna pensare a quello che viene dopo». Il premier rifiuta di parlare di verifica di governo: «Il programma, dice, non cambia» e aggiunge: «Io
ho vinto le elezioni in modo legittimo, se c’è un voto di sfiducia alle elezioni ci si va prima, se non c’è alle elezioni non ci si va». Sulla legge elettorale il presidente
del Consiglio ha affermato che la questione riguarda il Parlamento, ma ha spiegato: «Sono convinto che il lavoro che si sta facendo sarà strumento di ricomposizione e
riaccorpamento» e ha detto che egli stesso si batterà per garantire la sopravvivenza dei partiti minori.

Emergenza morti bianche – Nel discorso del premier anche l’emergenza delle morti bianche, la lotta alla mafia e la violenza sulle donne, l’auspicio di nuove liberalizzazioni, mentre
sulle privatizzazioni Prodi annuncia: «Andremo avanti, ma insieme agli altri, senza essere oggetto di acquisto passivo da parte degli stranieri».

Esteri e TV – In politica estera infine il presidente del Consiglio conferma gli impegni attuali e non intravede cambiamenti, mentre sul sistema radio televisivo italiano il premier
promette una riforma che affronti il problema del conflitto d’interessi.

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