Prezzi: per i giovani di Confagricoltura i provvedimenti da Bruxelles (Set-Aside e quote latte) non bastano
9 Ottobre 2007
Roma, 9 Ottobre 2007 – “Condividiamo le legittime le preoccupazioni dei consumatori per l’aumento dei prezzi – dice Marta Sempio, vicepresidente ANGA in merito alle polemiche dei
prodotti alimentari di questi giorni – ma deve essere chiaro che i recuperi all’origine coprono a malapena, in stalla e in campo, i maggiori costi”.
“Non fermiamoci alla facile propaganda – sostengono i giovani di Confagricoltura – l’agricoltura ha fatto la sua parte, e l’eventuale ritocco della quota latte riservata all’Italia e
l’abolizione del set aside non serviranno, da soli, a sfiammare l’aumento dei prezzi al consumo”.
Il sistema delle quote latte, pur con le sue imperfezioni, a parere di Marta Sempio, ha garantito uno sviluppo costante ed equo del comparto lattiero-caseario, mantenendo per alcuni anni il
prezzo del latte a livelli dignitosi.
Analogo è il discorso per i cereali. “Da più di venti anni i prezzi di pane e pasta al consumo sono cresciuti – continua il vicepresidente ANGA – mentre c’è stata una
progressiva diminuzione del prezzo del grano in campagna che, nel 2006, ha toccato i minimi storici. L’aumento di quest’anno non copre certo la pluriennale caduta dei prezzi all’origine”.
Inoltre sono cresciuti i prezzi delle macchine, dei concimi, dei prodotti fitosanitari, del gasolio e della manodopera.