Il pomodoro Igp di Pachino alla 17esima edizione di Cibus

13 Maggio 2014
Cibus, Sicilia ed Emilia si incontrano per esaltare gusto e salute – Un connubio di gusto tra la Sicilia e l’Emilia Romagna è la chiave del successo della partecipazione del pomodoro Igp di Pachino alla 17esima edizione di Cibus.
Il lancio della “Il Senza” pizza, in collaborazione con il caseificio Bertinelli è stato accolto con grande interesse dalla stampa di settore, ma anche da molti operatori dell’alimentazione. Si tratta, infatti, di una pizza impastata con farine gluten free e senza lattosio dedicata a celiaci, lattosio intolleranti e vegetariani. L’utilizzo del formaggio “Il Senza”, unico nel panorama per l’assenza di glutine, lattosio e con caglio vegetale e il connubio con il gusto tutto salute del pomodoro Igp di Pachino è stato sancito in fiera grazie alle mani sapienti del pizzaiolo siciliano Giuseppe Cotto, che ha deliziato i presenti con una pizza croccante e appetitosa per tutti colori che non vogliono rinunciare né alla leggerezza né alla pienezza del sapore.

Pomodoro Igp di Pachino, territorio e traguardi- Il Consorzio Igp pomodoro di Pachino punta infatti sul connubio “gusto-salute” per una utile informazione e una guida consapevole del prodotto, ricco di licopene e vitamine. Quattro le varietà che crescono sulle rive sabbiose della zona più a sud d’Italia (e d’Europa): il ciliegino, il costoluto, il tondo liscio e il pomodoro a grappolo.
Ciascuno connotata da caratteristiche organolettiche peculiari che le rendono uniche e votate a utilizzi diversi: la dolcezza tipica del ciliegino è perfetta per preparazioni culinarie crude e cotte, soprattutto per sfiziosi antipasti e a condimento di carni, pesce e verdure; la consistenza carnosa e intensa del costoluto rappresenta l’eccellenza per insalate e bruschette, mentre il pomodoro a grappolo e il tondo liscio danno una dolcezza unica a sughi e salse, ma possono anche essere utilizzati, soprattutto nella variante Perla Nera, per un tocco intenso delle preparazioni a crudo.
Il segreto? Il territorio d’origine che, con la sua acqua salmastra e la composizione sabbiosa del terreno, rappresenta la risorsa insostituibile: la luce, nella zona dichiarata dall’Enea come la più assolata d’Italia, trasforma il sale in zucchero, dipinge il rosso di tonalità vivaci e ne accende i profumi, rendendo unica e inimitabile l’esperienza sensoriale della degustazione.
La grande famiglia del pomodoro Igp di Pachino punta, come prossimo traguardo, ad allargare le varietà riconosciute. Recentemente il Consorzio ha chiesto al Mipaaf di poter variare il disciplinare di produzione in vigore, inserendo una quarta tipologia, il mini-plum o datterino, apprezzatissimo dai consumatorie che nel comprensorio delimitato si distingue oltre che per il colore rosso porpora anche per un tenore zuccherino elevatissimo (oltre 9 gradi brix).
Redazione Newsfood.com