Polvese: con le nuove macchine, l'olio biologico è migliore e con più bassa acidità
5 Novembre 2007
Perugia, 5 novembre 2007 – La recente innovazione dei macchinari del Frantoio di Isola Polvese ha consentito di ottenere un olio molto più buono, dal punto di vista organolettico,
dell’odore e con più bassa acidità; anche se, data la siccità, la raccolta complessiva finale (tra una settimana verrà infatti completata) sarà un po’
più scarsa.
E’ risultato, infatti, migliore l’olio di quest’anno al gusto dei numerosissimi visitatori che ieri si sono recati all’Isola per partecipare all’ormai tradizionale appuntamento annuale
organizzato, nell’ambito di ‘Frantoi Aperti’, dagli assessorati al turismo e all’ambiente della Provincia di Perugia con l’apertura del Frantoio della Polvese, unico per la sua particolare
collocazione territoriale, per promuovere le caratteristiche dell’olio biologico ottenuto con la tecnica della spremitura a freddo, con filiera a molazza e con filiera continua. Un appuntamento
che i due assessorati, guidati da Pier Luigi Neri e Sauro Cristofani, ripropongono, all’insegna dell’ormai affermato slogan ‘I prodotti dell’autunno incontrano l’olio nuovo di Isola Polvese’,
per la “valorizzazione della tradizionale produzione olearia espressione di una consapevole attenzione al territorio e alle sue caratteristiche culturali e ambientali”.
I macchinari del Frantoio erano stati recentemente integrati, così come previsto dal progetto di certificazione ambientale dell’area. La Provincia di Perugia ha acquistato nuove macchine
che si sono aggiunte all’impianto esistente che risultava non ottimale rispetto al processo finale di estrazione. Il nuovo sistema integrale è in grado di assicurare rese più
elevate rispetto alle tradizionali presse, esaltare tutte le qualità organolettiche dell’olio e permettere una raccolta non continuativa. Infatti, il nuovo impianto è concepito
per far fronte a esigenze di lavorazione anche di piccole quantità di olive. Una produzione artigianale con in più la perfezione, l’igienicità, l’assenza di difetti, come
solo si può ottenere attraverso l’estrazione centrifuga, in modo tale che il prodotto risulta “corposo” e non brillantato, conservando il “sapore d’oliva” tipico degli oli eccellenti.
L’impianto è in grado di molire circa 300/400 chilogrammi di olive all’ora. L’Azienda Agraria di Isola Polvese, come noto, è estesa 40 ettari, interamente coltivati ad oliveto,
caratterizzati da circa 6000 piante. L’extravergine di oliva dell’Isola è il risultato dell’accurata raccolta di olive prodotte da piante secolari, coltivate biologicamente, di diverse
varietà: ‘dolceagogia’, ‘moraiolo’, ‘frantoio’ e ‘leccino’. L’olio del ‘Frantoio’, a giudizio degli esperti, è un prodotto dal gusto fruttato, adatto, in particolare, per piatti
tipici a base di pesce di lago e legumi. C’è in previsione anche, con progetto regionale, la possibilità di arrivare ad una produzione di olio monovarietale del tipo ‘dolceagogia’
e il resto di tipologia mista.
Una magnifica giornata piena di sole ha fatto da sfondo ieri alla manifestazione dell’olio nuovo ed ha permesso sia agli adulti che ai numerosi bambini presenti di divertirsi con piacevoli
animazioni. Tante le iniziative a cui hanno preso parte i visitatori: degustazioni dell’olio biologico, visite guidate, illustrazione delle tecniche di lavorazione dell’olio, ma anche
passeggiate in piena libertà e momenti conviviali con assaggi di zuppe tipiche, polente e bruschette.