Poco sole in gravidanza, più rischio sclerosi multipla per il bambino

3 Maggio 2010
Le donne che non si espongono abbastanza al sole durante la gravidanza (specialmente nei primi tre mesi) privano i bambini della maggiore fonte di vitamina D, rendendoli più soggetti
alla sclerosi multipla (SM).
Questo il risultato di una ricerca dell’Università Nazionale australiana di Canberra e dell’Istituto Murdoch di ricerca infantile (di Melbourne, Australiana), diretta dalla dottoressa
Judith Staples e dalla professoressa Anne-Louise Ponsonby e pubblicata sul “British Medical Journal”.
La squadra guidata da Staples e Posonby ha preso in esame i dati clinici di 1524 malati di SM, nati tra il 1920 ed il 1950. Gli studiosi hanno così notato come la malattia fosse
più frequente nei nati di novembre e dicembre, nel pieno dell’estate australe. Questo perché, spiegano gli esperti, i primi mesi di gravidanza erano avvenuti in inverno, con poco
sole a disposizione e le madri rintanate in casa.
Al contrario, la frequenza della SM era minore (-32%) nei nati in maggio e giugno, in quanto loro primi tre mesi erano avvenuti nel periodo estivo di settembre-novembre.
Secondo gli scienziati, la diversa quantità di luce solare assorbita in gravidanza ha effetti permanenti sul sistema nervoso centrale e sul sistema immunitario dei nascituri. Spiega la
dottoressa Staples: “La supplementazione di vitamina D per la prevenzione della sclerosi multipla dovrebbe essere considerata anche durante lo sviluppo del feto”.
Fonte: Judith Staples, Anne-Louise Ponsonby, Lynette Lim, “Low maternal exposure to ultraviolet radiation in pregnancy, month of birth, and risk of multiple sclerosis in offspring:
longitudinal analysis”, BMJ 2010, doi:10.1136/bmj.c1640
Matteo Clerici
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