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Piemonte: Ad Alessandria controversie sulla gestione della centrale nucleare di Bosco Marengo

Piemonte: Ad Alessandria controversie sulla gestione della centrale nucleare di Bosco Marengo

By Redazione

Alessandria – “Chiedo che la Regione proceda alla convocazione delle parti in causa, per evitare il rischio che una controversia tra soggetti pubblici possa provocare la fine di
un’attività di ricerca importante per il territorio e la perdita di altri posti di lavoro, in un momento non certo facile per l’occupazione”.

Con queste parole il consigliere regionale di Fi-Pdl Ugo Cavallera ha richiamato, questa mattina nell’Aula di Palazzo Lascaris, l’attenzione della Giunta regionale su un problema che si
sta verificando a Bosco Marengo, nell’alessandrino, dove nella medesima area industriale, una volta tutta della società FN Fabbricazioni Nucleari appartenente all’Enea, e poi in gran
parte ceduta alla società pubblica Sogin, che sta disattivando gli impianti del ciclo nucleare mentre la ex FN, ora NTA (Nuove Tecnologie), sta sviluppando attività nel settore
delle energie alternative.

“Oltre a una grave situazione di crisi, a causa della quale i lavoratori temono per il loro futuro, la società Sogin ha deciso di non consentire più le attività di FN
nell’area di propria pertinenza. Quindi è a rischio il proseguimento di quel lavoro di ricerca nel campo delle energie alternative che veniva svolto nel complesso in cui ormai da tempo
è cessata l’attività legata al nucleare”, ha spiegato l’esponente azzurro. “Ritengo sia quindi necessaria – ha concluso Cavallera – la convocazione delle parti, ovvero
Sogin e NTA-Enea (già FN), per cercare di risolvere una situazione paradossale e al fine di mantenere in loco un’attività di ricerca importante anche per l’occupazione giovanile”.

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