Piccoli comuni: Coldiretti, 51% italiani vorrebbe viverci

10 Maggio 2010
E’ in atto una fuga dalle metropoli verso i piccoli comuni giustificata dal fatto che oltre la metà degli italiani (51 per cento) vorrebbe abitare in uno di 5.709 comuni italiani con
meno di cinquemila abitanti alla ricerca di una migliore qualità della vita grazie a una maggiore sicurezza sociale, alla buona alimentazione, a un ambiente più sano e alla
semplicità nel costruire rapporti personali più duraturi, ma anche alla possibilità di esprimere al meglio la propria creatività. E’ quanto emerge dal sondaggio
effettuato dal sito http://www.coldiretti.it in occasione della domenica di “Voler bene all’Italia”, la festa nazionale dei piccoli Comuni italiani con molteplici e curiose iniziative
organizzate dagli imprenditori della Coldiretti insieme a Legambiente sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. L’attrazione esercitata dalla buona tavola è confermata
dalla prima rassegna nazionale dei grandi prodotti dei piccoli comuni allestita dalla Coldiretti a Scansano (Grosseto) che è stata scelta come capitale dei Piccoli Comuni per un
giorno.
I risultati del sondaggio on line effettuato sul sito http://www.coldiretti.it evidenziano una netta preferenza degli italiani per le realtà comunali al di sotto dei 5mila abitanti che
sconfiggono sia le piccole che le grandi città, ma anche le metropoli urbane . Solo il 17 per cento dei rispondenti – sottolinea la Coldiretti – vorrebbe vivere in una grande metropoli
con piu’ di mezzo milione di abitanti, il 7 per cento in una città con un numero di abitanti compreso tra 500mila e 100mila e il 25 per cento in una con un numero di abitanti compreso
tra 100mila e 5mila.
La tendenza rilevata dal sondaggio è confermata dalla realtà dove è in atto una fuga dalle sei metropoli italiane con piu’ di 500mila abitanti dove si registra una
riduzione della popolazione di 10714 unità mentre cresce quella nei piccoli comuni con meno di cinquemila abitanti dove in un anno ci sono stati 65.794 residenti in piu’, secondo una
analisi della Coldiretti sul bilancio demografico dell’Istat al primo gennaio 2009 dalla quale si evidenza che nei piccoli comuni italiani vivono attualmente oltre dieci milioni di
italiani (10.397.438) mentre solo poco piu’ di sette milioni (7.163.142) hanno scelto le grandi metropoli. In Italia – sottolinea la Coldiretti – il 17,3 della popolazione vive nei 5.709
piccoli comuni con meno di cinquemila abitanti rilevati dall’Istat al primo gennaio 2009 che rappresentano il 70 per cento del totale di 8.101 presenti sul territorio nazionale. Nei
piccoli comuni il saldo naturale tra nati e morti è fortemente negativo ma – sottolinea Coldiretti – è stato compensato da un forte flusso migratorio che ha determinato la
cresciuta delle presenze a differenza di quanto è avvenuto nelle grandi metropoli dove oltre al saldo naturale tra nati e morti si è verificato un consistente flusso migratorio in
uscita.
La “passione” per il “piccolo” è testimoniata anche dai molti stranieri illustri amanti dell’Italia che – riferisce la Coldiretti – hanno scelto come “buen retiro” piccoli centri come
George Clooney che trascorre il tempo libero a Laglio sul lago di Como (888 abitanti) e Mick Hucknall, il cantante dei Simple Red, che produce vino a Sant’Alfio (Catania) (1.645 abitanti), ma
dai piccoli centri vengono anche grandi campioni nazionali come Valentino Rossi di Tavullia in provincia di Pesaro (4.800 abitanti) o Vasco Rossi di Zocca (4.640) in provincia di Modena.
Si tratta di un patrimonio del made in Italy che deve essere sostenuto con un modello di sviluppo che – conclude la Coldiretti – si impegni a recuperare in queste aree i troppi ritardi
infrastrutturali e nei servizi offerti con interventi che vanno dalle tecnologie informatiche alle scuole, dagli ospedali alle poste fino ai presidi istituzionali per garantire la sicurezza dei
cittadini nei confronti della criminalità, per valorizzare una straordinaria risorsa, che può diventare la forza sociale ed economica di una nuova fase di crescita.