Pasta nutraceutica? Forse sì, prevenire è meglio che curare

12 Ottobre 2012
Ci sarebbero tante cose da dire sulle proprietà nutritive e salutari della Pasta (già il fatto che debba essere bollita ci fa capire quanto sia anche “igienica” e
particolarmente idonea a sfamare la gente che vive in condizioni ambientali precarie.
La Pasta ha anche proprietà intrinseche nutraceutiche? Gli studi del Sant’anna ci diranno se è vero ma è sufficiente vedere il fondatore del Pastificio Granoro per
convincersi che la sua Pasta è sicuramente nutraceutica, senza alcun dubbio.
Attilio Mastromauro ancora oggi mangia la pasta Granoro e il 10 maggio 1913 compirà 100 anni. Ecco il suo C.F. : MST TTL 13E10 C983Q.
Giuseppe Danielli
Direttore Newsfood.com
Corato, 12 ottobre 2012
Ogni giorno nei piatti e nelle case degli italiani, la pasta ha sempre contraddistinto l’Italia e la sua tradizione culinaria in giro per il mondo.
La Pasta è un buon alimento, gustoso e genuino, idoneo per l’alimentazione dei bimbi e degli adulti, senza distinzioni.
Ma la pasta non è solo buona per il palato. Si ritiene che possa essere anche funzionale per il benessere, per la salute e addirittura complementare per la cura di alcune patologie
cardiache.
Forte di questa convinzione il Pastificio Granoro, da diverso tempo fermo sostenitore delle proprietà “nutraceutiche” della pasta, ha già avuto modo in questi anni di sperimentare e
mettere in commercio la pasta CuoreMio, ottenuta da semola di grano duro e farina di orzo naturalmente ricca di fibre solubili (i betaglucani) che, mantenendo il gusto e la bontà
della pasta tradizionale, aiuta a mantenere normali i livelli di colesterolo nel sangue.
Una formula rivoluzionaria, che non ha lasciato indifferenti i ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, i quali hanno stretto un accordo triennale con l’azienda pugliese che
finanzierà un prestigioso progetto di ricerca finalizzato a studiare gli effetti della pasta nella prevenzione dell’insufficienza cardiaca dopo infarto.
“Il Pastificio Granoro – spiega l’Amministratore Delegato Marina Mastromauro, di recente in visita a Pisa presso la struttura della Scuola Sant’Anna per conoscere la struttura e i ricercatori
impegnati nel progetto di ricerca – sta da tempo dirigendo i suoi investimenti verso la produzione di alimenti che oltre ad essere buoni possano essere funzionali alla salute, oltre alla cultura
della prevenzione. Per questo abbiamo accolto con piacere la proposta della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, riconosciuta come una delle Eccellenze nel territorio nazionale e non solo,
nonchè punto di incontro per la specializzazione di talenti provenienti da tutto il mondo, per condividere un progetto che potrebbe rivoluzionare il ruolo e la funzione della pasta”.
Sei i ricercatori (biologi, medici, istopatologi) guidati dal Dott. Vincenzo Lionetti impegnati in un progetto di ricerca (triennale) finalizzato a dimostrare come l’assunzione di pasta
arricchita di betaglucani possa essere utile alla prevenzione dell’insufficienza cardiaca dopo infarto acuto del miocardio.
“Le ultime ricerche – spiega il Dott. Lionetti – condotte anche presso i nostri laboratori, hanno messo in evidenza l’importanza dei fattori esterni nel favorire la capacità di riparo del
muscolo cardiaco. Tra di essi l’alimentazione è di primaria importanza. La nostra sfida è duplice: vogliamo garantire la cura di una patologia, alla quale oggi si può ovviare
in modo limitato, utilizzando un approccio salutistico e non invasivo, favorendo uno stile di vita ed un’alimentazione sana. Sappiamo che i principi attivi contenuti nella pasta, infatti, possono
favorire l’assimilazione dei farmaci per il riparo del cuore, somministrati ai pazienti colpiti da infarto”.
L’indagine biochimica e clinica firmata Granoro e Sant’Anna seguirà rigidi protocolli internazionali con il fine ultimo di mettere a punto un efficace e non invasivo approccio
terapeutico di tipo cardionutraceutico.
“Attendiamo con fiducia i risultati delle ricerche dell’equipe del Sant’Anna – conclude la Dott.ssa Marina Mastromauro – che se confermati potrebbero rivoluzionare il concetto stesso della nostra
produzione pastaria. Essere i pionieri di un nuovo modo di concepire il cibo è per noi un motivo di grande orgoglio. Pensare al nostro prodotto principale non solo buono e soddisfacente
per i nostri consumatori ma anche fonte di benessere e prevenzione per alcune patologie cardiache, ci invoglia a proseguire con grande convinzione nella nostra missione”.
Redazione Newsfood.com