Padoa Schioppa: “La Cdl fa allarmismo ingiustificato”

Padoa Schioppa, nel corso di un’intervista rilasciata al Tg1, è tornato a rassicurare sulla copertura della Finanziaria, sottolineando che i fondi ci sono e, rivolto alla Cdl, ha
commentato: “Credo facciano dell’allarmismo ingiustificato”.

Al contrario, secondo il ministro dell’economia, è proprio l’opposizione ad aver “scassato i conti” e l’esecutivo ora “li sta rimettendo a posto”. Riferendosi alla discussione della
manovra in Senato, che è ormai alle porte, Padoa Schioppa si è detto “attento”, ma non “preoccupato” e ha fatto eco a Prodi parlando della possibilità di chiedere la
fiducia: “Spero di no e dipende dall’opposizione – ha chiarito – Ma la fiducia è uno strumento previsto dalla Costituzione e, se necessario, non c’è niente di male ad
utilizzarlo”.
“Ho fiducia perchè questa è una legge finanziaria che destina risorse alla crescita, all’equità sociale e non ha bisogno di chiedere sacrifici per il risanamento”, ha
concluso il Ministro.

Sul fronte sicurezza, invece, è in corso la riunione della Cdl per trovare un accordo sugli emendamenti al pacchetto, ma Padoa Schioppa ha ribadito che “le risorse ci sono” perché
“già prima della Finanziaria sono stati stanziati nuovi fondi per la sicurezza, sia per quest’anno che per l’anno prossimo”.
Pronta la reazione della cdl, che ha definito l’intervista al ministro (andata in onda domenica al Tg1 delle 20) come “un intervento sospetto e strumentale, perchè denota la debolezza e
la preoccupazione del governo alla vigilia di un percorso difficile di una finanziaria palesemente scoperta, bocciata dagli organismi internazionali e dalla Banca d’Italia e che rinvia a dopo
il risanamento che si poteva attuare ora grazie all’utilizzo dell’extragettito”.
“Se questo governo ricorrerà alla fiducia – ha spiegato Renato Schifani (Fi) – lo farà soltanto perchè non avrà la forza di far approvare la finanziaria in aula
serenamente dai suoi senatori, perchè il numero limitato di emendamenti presentato dalla Cdl, che non ha precedenti nel passato, vuole sottrarre l’alibi all’esecutivo di avvalersi di
questo strumento”.
“Se lo farà – ha concluso Schifani – verrà meno all’appello del Capo dello Stato e ne risponderà alla nostra democrazia”.