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Pac: Trovare la posizione comune da cui partire attraverso il dialogo

Pac: Trovare la posizione comune da cui partire attraverso il dialogo

By Redazione

“Aprire da subito un confronto nazionale fra Governo, Regioni e tutte le componenti del sistema agricolo-alimentare per delineare una posizione comune e chiara sulla Politica agricola comune”.
Questo l’auspicio e l’invito lanciato oggi dal presidente della Confederazione italiana agricoltori (Cia), Giuseppe Politi, in risposta all’annuncio del commissario all’Agricoltura Ue, Dacian
Ciolos, di una consultazione pubblica sul futuro agricolo europeo, che si concretizzerà a metà luglio con una conferenza aperta a tutti gli attori del settore. Lo rende noto la
stessa Cia.  

Politi ha sottolineato l’esigenza di creare un “dibattito realmente costruttivo” nel nostro Paese, che possa portare a una “strategia condivisa” in grado di far emergere durante il confronto
comunitario “idee e proposte precise”.

Altrimenti il rischio, ha ammonito Politi, è che si “alimenti confusione e si indebolisca il nostro peso all’interno dell’Unione europea”. Politi ha infine rimarcato l’esigenza e l’urgenza
di “scelte realmente concrete non solo a livello nazionale, ma anche in quello europeo”. per risollevare le sorti del settore primario.        
          

“Apprezziamo l’iniziativa del Commissario Ciolos sul dibattito pubblico sulla Pac del futuro e auspichiamo che questa serva a mettere a fuoco obiettivi e strumenti e a decidere prima che vengano
fissati i paletti del nuovo bilancio di spesa agricola dell’Unione europea: il contrario avrebbe poco senso e dimostrerebbe scarsa considerazione per il settore”. Commenta così il
presidente di Copagri, Franco Verrascina, l’avvio del dibattito pubblico sulla riforma della Politica agricola comune annunciato oggi dal Commissario all’agricoltura.   

“Se si concorda sui contenuti e sulla nuova accezione riservata al settore primario – continua Verrascina – occorre essere coerenti e valutare un adeguato intervento pubblico per l’agricoltura
che produce alimenti di qualità ed economia, come per quella che produce beni pubblici”.   

A questo proposito, Copagri chiede la giusta attenzione all’interno dei confini nazionali, “poiché mentre Ciolos parla di riforma, nel nostro Paese il dibattito deve ancora partire”.

Ansa.it per NEWSFOOD.com

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