PAC 2023-2027: aggiornamenti al 1° giugno 2022, by Giampietro Comolli

7 Giugno 2022
PAC 2023-2027: aggiornamenti al 1° giugno 2022, by Giampietro Comolli
La nuova Pac 2023-2027 prevede la condizionalità rafforzata che è conseguenza della soppressione del pagamento greening dal 2023 in quanto negli stessi pagamenti base sono stati inglobati…
Newsfood.com, 6 giugno 2022
PAC 2023-2027: aggiornamenti al 1° giugno 2022, by Giampietro Comolli
Cinque anni con una condizionalità rafforzata e più pagamenti diretti, oltre a integrazione forte con il PNRR per le voci estensione, sostenibile, benessere, salute ambientale e agraria. PSN più interregionale per rispondere alle urgenti necessità delle area agrarie vulnerabili, disagiata, svantaggiate, difficili
La nuova Pac 2023-2027 prevede la condizionalità rafforzata che è conseguenza della soppressione del pagamento greening dal 2023 in quanto negli stessi pagamenti base sono stati inglobati altri pagamenti in base a nuovi impegni da rispettare. Come è noto dal 2005 la Pac europea subordina l’erogazione del pagamento degli aiuti previsti alle imprese tramite lo Stato membro a un sistema di condizioni da rispettare che riguardano l’ambiente, i cambiamenti climatici, la salute pubblica, la salute e il benessere generale degli animali produttivi in stalla e fuori stalla , la salute sanitaria e di presidio delle piante coltivate.
Tutto il modello “ambientale” della Pac fa base della condizionalità da cui partono poi tutti gli ulteriori piani più ambiziosi di rispetto tutela ambientale che le aziende o i piani regionali possono istituire più restrittivi.
Sono tutte condizioni particolari che le singole imprese agrarie europee devono rispettare secondo un binario parallelo che prevede criteri di gestione e pratiche agronomiche legate alla attività. Soprattutto le “buone pratiche” collegate alle opere agrarie sono incrementate per quanto riguarda la rotazione delle essenze nei campi a seminativo e l’obbligo di mantenere come minimo il 4% delle aree agricole non produttive.
Su quest’ultimo punto di “condizionalità” il recente dibattito, finalmente, politico ha portato a non far cadere gli aiuti e i sussidi a quegli agricoltori che sceglieranno di portare a produzione anche quel 4% di abbandonato, purtroppo solo con un periodo temporale inferiore ad un anno di misura. Fortunatamente anche prima della recente concessione del ministero delle politiche agricole, la coltivazione del riso era esentato dall’obbligo di rotazione.
E’ evidente che la rotazione delle colture è una pratica e gestione migliore e più consona a un impresa e alla attività imprenditoriale rispetto al solo abbandono e rinuncia alla coltivazione di un campo. Per cui la guerra e la crisi economica della disponibilità di materia prima di base come le farine ha contribuito ad un “passo indietro” doveroso e a una scelta di strategia più consona.
Pertanto la norma sul paesaggio e terreni a riposo ha subito alcuni piccoli cambiamenti pur mantenendo la impostazione della condizionalità rafforzata. Come tecnico non sono convinto che questa operazione sia sufficiente: non è detto che la crisi ucraina-Russia e quella economica dei trasporti e della lievitazione del 100-200% in 6 mesi finisca nel giro di qualche mese. La situazione è complessa e avrà bisogno di un tempo di recupero e adattamento. Quanto le popolazioni creditizie di mais, orzo, segale, frumento, soia, girasole riusciranno a sopravvivere?
Il PSN italiano ha inserito alcune novità in merito ai pagamenti diretti e le politiche di sviluppo agricolo che saranno integrati e integrabili con altri fondi estrapolati dal Next Gemeration Plan ovvero dal programma PNRR stilato dal Governo italiano- Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali– insieme alle Regioni che saranno ancor più dotate di fondi e di potere nella gestione delle diverse politiche, e quindi con responsabilità diretta e unica per il buon fine degli investimenti, spese e controllo di distrazioni di fondi e assegnazioni in odore di mafia.
I fondi PNRR collegabili alla PAC sono tutti indirizzati a aiuti e azioni di sostenibilità, di resilienza, di recupero e di inclusività. Per 5 anni, e ogni anno, l’Italia ha destinato 3,6 miliardi di euro per i pagamenti diretti, il piatto forte, inteso come sostegno al reddito, per gli ecoschemi aziendali, per l’accoppiamento, per i giovani agricoltori.
E’ in questo portfolio che si intravede la possibilità di rimpinguare fondi PNRR destinati soprattutto come sostegno al reddito di imprese di giovani agricoltori … nella speranza di indirizzi pro Monti&AltiColli ®© come spesso richiesto.
Infatti la nuova definizione di “agricoltore attivo” può non aiutare nella azione di sostegno al reddito e alle imprese di nuova costituzione e soprattutto in aree svantaggiate e vulnerabili dove la messa in sicurezza dei campi e della superficie ha sicuramente un costo maggiore rispetto alla piatta e irrigua pianura fertile italiana.
Fra gli ecosistemi del PSN quello destinato al benessere animale , quello dell’inerbimento dei boschi cedui, quello della salvaguardia del paesaggio rurale e quello dei sistemi dei foraggi estensivi sono tutti elementi “perfetti” per incrementare la dotazione dei pagamenti di sostegni diretti al reddito nelle zone più svantaggiate d’Italia, ovvero montagne sopra i 400 mslm.
Anche questo fondo ( oltre 900 milioni di euro l’anno a livello nazionale) in parte può essere destinato alle imprese giovanili delle aree svantaggiate e alle terre estensive coltive nelle isole minori per trattenere e incrementare e ingrandire imprese agricole sostenibili e non intensive.
Ecco quindi che la Pac 2023-2027 può consentire alcune interpretazione e alcuni adeguamenti che vanno in linea con una strategia innovativa e diversa da una agricoltura solo efficiente ed efficace basata negli ultimi 40 anni fra quote di produzione ( zucchero, pomodoro, latte, carne, ecc…) e sostegni condizionali al reddito delle imprese (più grandi sono le imprese, maggiori sono gli aiuti) e aiuti diretti a misure di sviluppo di alcune produzioni di grande valore volumetrico (più impegno greening e condizionalità di terreni non coltivati)… guardando di più – finalmente – alle medie e piccole imprese agricole svantaggiate e condotte in territori di alto pregio paesaggistico e terreni fortemente condizionati dalla geomorfologia dove il benessere e la salute degli animali al pascolo e la estensività delle coltivazioni sono una scelta obbligata di vita naturale e biodiversa più che una “condizionalità” vincolata dalla burocrazia dell’Europa.
Giampietro Comolli
Redazione Newsfood.com
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Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici
Mob +393496575297
Editorialista Newsfood.com
Economia, Food&Beverage, Gusturismo
Curatore Rubrica Discovering in libertà
Curatore Rubrica Assaggi in libertà
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