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Ortofrutta: aggregare l’offerta per rilanciare i consumi

Ortofrutta: aggregare l’offerta per rilanciare i consumi

By Redazione

“La scorsa estate ci siamo trovati, in Romagna, a denunciare una situazione di estrema difficoltà per il comparto della frutta estiva, un prodotto di grande qualità e
tipicità, remunerato in modo irrisorio. Quest’anno ci auguriamo che ciò non accada. Gli indicatori produttivi europei ci segnalano per le pesche una contrazione intorno al 6% e
ciò significa che potremmo non dover affrontare una crisi di sovrapproduzione. Se l’andamento climatico migliorerà e le fasi vegetative procederanno regolarmente affronteremo la
campagna produttiva con maggiore serenità”. Lo ha detto il presidente nazionale Federico Vecchioni, intervenendo a Cesena al convegno promosso dai giovani agricoltori della
Confagricoltura di Forlì-Cesena e Rimini.

Innanzitutto credo che si debba agire valorizzando lo schema di accordo sulle pesche e nettarine, che era stato realizzato in Emilia-Romagna, tra produttori e la Grande Distribuzione – ha
sostenuto Vecchioni -. Ciò non toglie che dobbiamo fare uno sforzo organizzativo per rafforzare l’aggregazione dell’offerta. La limitata percentuale di prodotto associato condiziona la
capacità contrattuale del settore e su questo dobbiamo lavorare. Il progetto politico-economico ‘Futuro Fertile’ di Confagricoltura va in questa direzione, nel senso di creare le
condizioni e le premesse per un’offerta organizzata e competitiva”.

“La riorganizzazione dei produttori – ha proseguito il presidente di Confagricoltura – è un tassello importante, però va inquadrato in un progetto più ambizioso e
composito, che non si fermi alla sola gestione post-produttiva e che faccia leva sempre di più sull’innovazione e sulla modernizzazione delle imprese. La competitività delle
produzioni e un ruolo più attivo all’interno della filiera devono essere i nostri obiettivi principali”.

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