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Nuove cultivar per la Lenticchia IGP di Altamura

Nuove cultivar per la Lenticchia IGP di Altamura

By Giuseppe

 

Matera, 11.6.2019

Il Consorzio della Lenticchia IGP di Altamura sottoscrive contratto con ISEA per sperimentare nuove cultivar

Giovanni Mercadante
per Newsfood.com

 

Da sinistra: Gerardo Centoducati; Piergiorgio Quarto: Antonio Nisi; Vincenzo Castoro; Maria Cilardi; Eugenio Tassinari

L’Azienda agricola dei F.lli Quarto di Matera è stata la location della conferenza stampa tenuta lunedì 10 giugno 2019 tra il Consorzio di Valorizzazione e Tutela della Lenticchia IGP di Altamura e l’ ISEA.
E’ stata organizzata dal prof. Gerardo Centoducati direttore del Consorzio.

 

Al tavolo del meetig il Presidente del Consorzio Antonio Nisi, il dott. Eugenio Tassinari Presidente dell’ISEA, la dott.sa Maria Cilardi funzionario della Regione Puglia e i dott. Vincenzo Castoro funzionario della Regione Basilicata.

Hanno fatto gli onori di casa Piergiorgio Quarto insieme con il fratello Paolo, proprietari della Tenuta Zagarella.

I f.lli Paolo e Piergiorgio Quarto

Presente tra i convenuti il prof. Franco Stasolla, “Il Saggio”, fondatore del Consorzio con una lunga tradizione di famiglia nella coltivazione e commercializzazione di questo nobile legume.

Il Presidente A. Nisi nella sua introduzione ha tenuto a sottolineare che l’areale di competenza per la coltivazione della Lenticchia IGP di Altamura interessa i territori di 19 Comuni, di cui 10 situati in Puglia e 9 in Basilicata.
La scopo del protocollo d’intesa con l’ISEA è di puntare a brevettare delle cultivar resistenti ai parassiti, agli agenti atmosferici e che abbiano uno stelo più alto per ottenere un prodotto di qualità. La “distintività”, ha proseguito Piergiorgio Quarto, tra l’altro consigliere regionale di recente nomina nella nuova compagine della Regione Basilicata con le recenti elezioni, produttore anch’egli della lenticchia IGP, sarà l’elemento caratterizzante nella valorizzazione e tutela del prodotto appulo-lucano attraverso il contratto di filiera con l’ISEA.

I valori distintivi che accompagneranno ulteriormente la lenticchia IGP di Altamura saranno la storia, la tradizione e l’innovazione, che si traducono con una autostima per lo stesso produttore. Il termine produrre a Km 0, sarà invece sostituito dallo slogan a “impatto 0”.

Il dott. Eugenio Tassinari dell’ISEA, il cui istituto vanta un’esperienza di oltre 14 anni, ha aggiunto che è necessario individuare delle cultivar nella “folta popolazione” delle lenticchie. Questo processo sarà messo in pratica attraverso un procedimento di riproduzione in camera di crescita per accorciare i tempi di selezione.

Sono previsti due anni di prova per poi puntare alla certificazione ministeriale. Entro 4-5 anni le nuove varietà genetiche proposte e create dalla natura nel territorio potranno essere disponibili per le prossime coltivazioni.

La lenticchia IGP di Altamura, com’è già noto, si distingue per sapore e per consistenza al palato. Non si spappola durante la cottura.

La dott. ssa Maria Cilardi funzionario della Regione Puglia responsabile per l’attuazione della legge regionale n. 39/2013 “Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario, forestale e zootecnico”, ha plaudito di fronte a tale iniziativa non comune, visto anche il suo interesse alla biodiversità e agli indirizzi manifestati dall’Unione europea in questo senso. Oggi si assiste ad una agricoltura multifunzionale e l’economia si apre ai mercati. La Regione Puglia ha registrato circa 240 prodotti nel suo elenco. Un prodotto di qualità, come la lentia IGP di Altamura, potrà garantire anche un guadagno equo che si potrà tradurre in fiducia tra produttori e consumatori. La biodiversità è il pilastro della politica europea.

Il dott. Vincenzo Castoro dirigente della Regione Basilicata ha affermato che i legumi sono il legame col territorio; in passato sono stati il cibo alternativo alla pasta. La Basilicata detiene un registro in cui sono elencate circa 180 vecchie varietà. Occorre recuperare le varietà della filiera legate al territorio.

Nell’ambito delle innovazioni, al buffet presentato agli ospiti sono stati segnalati dei prodotti a base di lenticchia: un quadratino di dolce ricoperto di cioccolato con pasta di lenticchia; degli snack con farina di lenticchia, pomodoro e basilico.

La Tenuta Zagarella è gestita dai F.lli Piergiorgio e Paolo Quarto, alla 3a generazione.

L’attività principale si basa su due filiere: produzione di olio attraverso un impianto olivicolo di 13 mila piante che consente di trasformare la produzione in 350 quintali di olio extravergine EVO, con vendita diretta al dettaglio, in bottiglia o in lattine da 3 e 5 litri. L’altra filiera si dedica alla coltivazione di legumi, tra cui le lenticchie verdi e rosse, ceci bianchi e ceci neri, nonché la cicerchia.

Il confezionamento è effettuato in azienda con brand Tenuta Zagarella. Tutta la produzione è rigorosamente biologica.

Foto Cover: Presidente A. Nisi ed Eugenio Tassinari

 

Giovanni Mercadante
Newsfood.com

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Giovanni Mercadante
Corrispondente da Altamura per Newsfood.com
Altamura, capitale dell’Alta Murgia Barese

 

 

 

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