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Natale all’insegna dei “pensierini”

By Redazione

 

Grosse differenze tra le macroregioni del Paese, ma per il “boom” si aspettano gli ultimi giorni.

Un certo scetticismo, venato comunque da sensazioni di positività. La cautela non manca ma, anche sulla base
della prima decade di dicembre, gli operatori nutrono fondate speranze per una conclusione positiva delle vendite natalizie. È quanto emerge da una indagine condotta  fra il
4 e il 9 dicembre dalla Federazione Italiana dei venditori ambulanti e su aree pubbliche. Il 51,4% degli intervistati dichiara di aspettarsi un esito stazionario (39,2%) e/o
positivo (12,2%) dell’andamento degli affari nel periodo natalizio. Viceversa, il 48,6% del campione pensa che il volume delle vendite subirà un calo intorno
al 10%. Fra i comparti merceologici segnalati in crisi figurano soprattutto l’abbigliamento e le confezioni (43% di segnalazioni negative e una stima di minori incassi pari al
10%). Si attendono invece risultati positivi da casalinghi, articoli da regalo e alimentari. Senza scossoni la previsione di vendita dei prodotti delle altre categorie. In rialzo le
aspettative sul volume dei pezzi venduti, cui fa invece riscontro la stagnazione del valore. Come a dire che saranno venduti, soprattutto nell’oggettistica, più articoli a
minor prezzo e dunque soprattutto “pensierini”. In questo senso l’oscillazione dei valori si colloca intorno al 5-10%. Il che peraltro significa anche e
sostanzialmente prezzi stabili rispetto allo scorso anno. Rispetto agli altri settori del dettaglio i mercati reggeranno bene e anzi in qualche caso recupereranno competitività
(soprattutto nei confronti del commercio in sede fissa, meno nei confronti della grande distribuzione organizzata e dei centri commerciali). La clientela che si conta di intercettare
è soprattutto quella formata dai giovani e dai giovanissimi per l’oggettistica, la profumeria e bigiotteria, la pelletteria e il piccolo regalo. A livello di
disaggregazione territoriale sembrano positive le previsioni  nel Nordovest e nel Mezzogiorno mentre nel Nordest e nel Centro del Paese prevalgono un leggero scetticismo e tendenze
pessimistiche. Piuttosto negativi i dati dell’area insulare.

Come al solito, le fiere e i mercatini natalizi e straordinari faranno registrare veri e propri pienoni. Positive le
aspettative anche per i mercati ordinari periodici. Qualche difficoltà invece si avrà nel segmento dei mercati quotidiani alimentari.

I primissimi dati dei mercatini della prima domenica di dicembre sembrano confermare in pieno questa linea di
tendenza, anche se prevale ancora una certa cautela negli acquisti natalizi. In realtà i consumi decolleranno nei quattro-cinque giorni prima del Natale. In ogni caso sul loro
andamento inciderà molto più che in passato la disponibilità residua della quantità di risorse non destinate alle esigenze primarie delle
famiglie.

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