Morto Gianfranco Botti, primo presidente Ais, biologo di fama, già ad di Bayer, e consulente di aziende multinazionali

20 Febbraio 2012
Morto a Desio a 85 anni Gianfranco Botti, primo presidente Ais, biologo di fama, già amministratore delegato di Bayer, e consulente di aziende multinazionali.
E’ rimasto nella cella del frigorifero dell’obitorio senza che nessuno si presentasse per le esequie. Uomo di mondo ed amante della bella vita, amava Lugano, tanto che le sue tappe in Ticino
erano il cinque stelle Splendide sulle rive del Ceresio.
Nessun commento o necrologio da parte dell’Ais, tutti in silenzio nonostante si dica che abbia un tesoro nascosto in qualche banca svizzera.
Quando scendeva al Principe di Savoia a Milano, erano suite di lusso e cene d’autore che pagava regolarmente.
Ma si sussurra, nell’ambiente dell’enogastronomia, che in Ticino alcune persone abbiano motivi per stare zitti e il segretario provinciale dell’Ais Sergio Bassoli (l’unico a presentarsi al
funerale dei poveri con un mazzo di fiori in mano) è laconico e dice testualmente: “nell’ambiente qualcuno ha i motivi per stare zitto”
Attilio Scotti
(dal sito https://www.aisitalia.it/la-storia-dellais.aspx)
Le origini dell’AIS
L’AIS Associazione Italiana Sommelier è stata fondata il 7 Luglio del 1965. Il 6 Aprile 1973, con Decreto n. 539 del Presidente della Repubblica, ha ottenuto il riconoscimento giuridico
dello Stato. Socio Fondatore e Membro della Worldwide Sommelier Association. Far parte dell’Associazione Italiana Sommelier significa partecipare alle moltissime attività di
enogastronomia che vengono organizzate per i Soci: degustazioni guidate, seminari a tema, cene, gite presso aziende vitivinicole in Italia e nel mondo. Significa inoltre partecipare a congressi
e simposi nazionali e internazionali.
LA NASCITA Ciò avvenne a Milano, il 7 Luglio 1965 alle ore 18:30 presso un notaio cittadino. Soci fondatori furono il prof. Gianfranco Botti, Jean Valenti, il dott. Leonardo Guerra
(commercialista) ed Ernesto Rossi (sommelier milanese). Lì tutti assieme apposero la loro firma per l’atto costitutivo, verbale registrato con il n. 1494/176 n. 9401 di rep. n. 1245 di
racc.
Una stretta di mano ed un brindisi con spumante italiano in un bar: fu così che si salutò la costituzione della prima Giunta Nazionale dell’Associazione. La prima presidenza fu
affidata al Prof. Gianfranco Botti, la vice-presidenza a Leonardo Guerra, il Segretario operativo a Jean Valenti e la Tesoreria a Ernesto Rossi.
La scelta del nome di Sommelier, invece di “Coppiere” o “Bottigliere” fu motivata dall’internazionalità ormai acquisita dell’appellativo. Tale scelta si trovava in sintonia con la
politica europeista che lo Stato italiano stava delineando in quegli anni ed alla facilità di riconoscere in quel nome la figura del professionista del servizio del vino.
LO SVILUPPO DELL’AIS Da quel momento iniziò la storia e la crescita dell’AIS. L’obiettivo dei fondatori era quello di qualificare i dipendenti che operavano nella ristorazione italiana e
quindi, nei primi tempi, si accettarono iscrizioni al solo personale di sala. Dopo pochi anni, visto il crescente interesse verso la nuova Associazione, la politica dell’Associazione stessa fu
indirizzata ad altre categorie di persone, purché operanti nel settore della ristorazione e della mescita. In un solo anno, tra il 1966 ed il 1967, l’AIS raggiunse 50 soci, sparsi in
varie città italiane (Milano, Torino, Firenze e Roma), numero incredibilmente elevato per una nuova associazione. Per diffondere ulteriormente le proprie finalità, il Consiglio
Nazionale ebbe l’idea di organizzare un congresso su scala nazionale e di istituire il “Concorso per il Miglior Sommelier d’Italia”. Questo evento si tenne a Salice terme dal 21 al 22 Ottobre
1967. Fu un vero successo! La larga partecipazione di addetti della ristorazione, giornalisti e produttori ne sancì il positivo risultato. Il congresso divenne così il qualificato
biglietto da visita dell’AIS per il settore alberghiero.
IL 1968 PER L’AIS
Nel 1968 a Milano, presso il Politecnico del Commercio, si tenne il primo Corso di Qualificazione Professionale per Sommelier, con la collaborazione dell’Associazione degli Enotecnici Italiani:
ne scaturì la nascita di una prima dispensa e dei primi esami.
Nacque da qui l’idea di Franco Tommaso Marchi, colui che diede il decisivo impulso alla crescita dell’AIS, di creare una “didattica” che in pochi anni mise a punto un secondo corso sulla
“Enografia Nazionale e Tecnica della Degustazione”. Successivamente, nel 1979, con il contributo di Nerio Raccagni, Pietro Mercadini, Angelo Solci, Antonio Picciardini e molti altri, fu
finalmente formato il terzo corso sulla “Tematica dell’abbinamento cibo-vini”, ancora oggi fiore all’occhiello dell’AIS, fondato sulle caratteristiche degli alimenti in funzione dell’accordo
del vino con il cibo.
Altre tappe significative si susseguirono nella vita dell’AIS:
– nel 1968 l’Ufficio Centrale brevetti del Ministero dell’Industria, del commercio e dell’artigianato, in data 12 Aprile, concede il Brevetto di “Marchio e Impresa”, registrato con il n.
225306;
– il 1 Luglio 1971 con decreto Ministeriale viene riconosciuto ai Sommelier la qualifica di “Personale Altamente Specializzato”;
– dopo qualche anno la Gazzetta Ufficiale del 15 Settembre 1973, n. 239, pubblica il riconoscimento giuridico dell’AIS, con decreto del Presidente della Repubblica;
– nel 1980, in considerazione del crescente interesse degli operatori del settore e di un grande numero di amatori verso l’Associazione ed in particolare la crescente domanda dei Fiduciari AIS.
di organizzare i corsi professionali in tutto il territorio italiano, il direttivo AIS, nell’intento di raggiungere le finalità dello Statuto, affida a Teodoro Bugari la prima riforma
del settore didattico che si avvarrà della collaborazione di Nerio Raccagni, Pietro Mercadini, Pino Sola, Franco Colombani, Giuseppe Sicheri, Giancarlo Bossi e Giuseppe Vaccarini. L’AIS
promuoveva le proprie iniziative ed attività su tutto il territorio nazionale attraverso la pubblicazione periodica di articoli su diverse riviste (Shaker Club, Gourmet Club, Il Vino,
Vini e Liquori, Il Sommelier), che si rendevano disponibili alla divulgazione di tutto ciò che riguardava il settore della Sommellerie.
Solamente nell’Aprile del 1994, l’AIS pubblica in proprio la rivista “Il Sommelier Italiano”, grazie anche alla intraprendenza, al vivace interesse e all’abilità nell’elevare l’immagine
dell’Associazione da parte di Franco Ricci.
– nel 2007 la rivista “Il Sommelier Italiano” cambia nome e diventa “DeVinis”.
– nel 2011 “DeVinis” passa dal formato cartaceo alla versione on-line.
Redazione Newsfood.com