Messaggio di Greenpeace all'ICCAT: «il tempo e il tonno si stanno esaurendo»
23 Ottobre 2007
Roma, Italia ? Greenpeace chiede che i governi chiudano a tempo indeterminato la pesca del tonno rosso nel Mediterraneo in risposta alla prova schiacciante dell’esaurimento delle risorse
ittiche per l’eccessiva pesca illegale e del totale fallimento del piano di conservazione del tonno rosso. L’associazione spinge affinché a novembre, l’ICCAT (commissione internazionale
per la conservazione dei tonni atlantici) prenda finalmente la decisione di chiudere la pesca.
L’Unione europea dichiara che quest’anno sono state pescate oltre 20 mila tonnellate di tonno, il 20 per cento sopra la quota stabilita.
In questi due anni, le navi di Greenpeace: l’Esperanza e la Rainbow Warrior hanno documentato le pratiche illegali di pesca diffuse nel Mediterraneo.
Le procedure di infrazione aperte dalla Commissione europea il 26 settembre 2007, contro sette membri dell’UE che non rispettato il piano previsto dall’ICCAT (Francia, Italia, Cipro, Grecia,
Malta, Portogallo e Spagna), dimostrano che il programma e’ un assoluto fallimento.
Greenpeace denuncia il fatto che la pesca tonno nel Mediterraneo e’ completamente fuori controllo, con uno dei tassi di illegalita’ fra i piu’ alti al mondo.
Per questo l’associazione ambientalista ha accolto con favore la proposta della Turchia di includere la pesca del tonno fra gli argomenti all’ordine del giorno della riunione dell’ICCAT il mese
prossimo.Anche gli Usa hanno chiesto all’ICCAT di fermare la pesca del tonno.
“I paesi dell’ICCAT non stanno controllando l’industria della pesca che sta svuotando il Mediterraneo. – spiega Alessandro Gianni’, responsabile della campagna Mare per Greenpeace-
Bisogna fermare la pesca finche’ non avremo un piano di gestione e strumenti corretti per salvare il tonno”.
In base al principio di precauzione, Greenpeace chiede ai paesi dell’ICCAT di chiudere la pesca del tonno rosso fino a che ciascuna amministrazione nazionale non si sara’ dotata di strumenti
necessari a far rispettare norme rigorose per la conservazione dello stock del tonno. E’ necessario quindi istituire riserve marine nelle zone in cui il tonno si riproduce, seguire le direttive
degli scienziati dell’ICCAT nella definizione delle quote di pesca, impedire che il tonno venga pescato prima che raggiunga la taglia di riproduzione, sconfiggere la pesca illegale.
Greenpeace porta avanti una campagna per la creazione di una rete globale di riserve marine che copra il 40 per cento degli oceani del mondo e del Mediterraneo per proteggere la biodiversita’
marina e ristabilire la salute degli stock ittici.