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Meat Day: riflessioni sulla competitività dell’Industria italiana

Meat Day: riflessioni sulla competitività dell’Industria italiana

By Redazione

Venerdì giornata della carne a Cibus Tec. Con il convegno “La competitività dell’industria alimentare e le criticità nei rapporti contrattuali: il quadro europeo” inserito
nel quadro del Meat Day, Assica, l’Associazione Confindustriale che riunisce gli Industriali delle carni, ha voluto offrire ai prorpi associati una momento di approfondimento su alcuni dei
principali temi caldi del comparto.

Spiega *Francesco Pizzagalli*, presidente di Assica: “Abbiamo voluto questo convegno per fare il punto sulla competitività dell’industria alimentare, con particolare riferimento al
funzionamento della supply chain e alle relazioni contrattuali tra fornitori e distribuzione. Una tappa di un percorso di approfondimento che abbiamo iniziato nel 2005.In questo momento di
difficoltà economica, dobbiamo trovare un accordo per definire le regole che portino a un ambiente contrattuale tra industria e GDO equo e trasparente. Regole non contro qualcuno ma per
definire un quadro di relazioni che permetta a tutte le imprese di tornare a produrre sviluppo e a contribuire alla crescita di tutta la filiera.Crediamo che oggi il tema delle regole con le
quali si confrontano l’industria e la distribuzione sia diventata una questione che coinvolge la stessa sopravvivenza del settore alimentare, che è il primo comparto in Europa e il secondo
in Italia. Si tratta, non a caso, di una questione particolarmente dibattuta sia a livello nazionale sia a livello comunitario: i rapporti tra fornitori e GDO sono oggi all’attenzione di tutte le
principali istituzioni europee (Parlamento Europeo, Comitato Economico e Sociale Europeo, Commissione Europea) e delle istituzioni nazionali sia in Italia (Autorità Garante per la
Concorrenza e il Mercato, Ministero dello Sviluppo Economico) sia in diversi importanti Stati europei (Competition Commission Inglese, interventi legislativi in Francia, Accordi industria
distribuzione in Spagna)”.

Alla mattinata hanno preso parte Madi Sharma del Comitato Economico e Sociale Europeo (I pareri del Comitato Economico e Sociale Europeo, dai termini di pagamento ai rapporti
industria-distribuzione), Michel Coomans, Capo Unità Direzione Generale Enterprise — Commissione Europea (Competitività dell’industria alimentare europea: analisi e raccomandazioni
del Gruppo di Alto Livello della Commissione Europea), Chris Bowden, Esperto legale Competition Commission – Regno Unito (L’Indagine della Competition Commission sulla distribuzione: i rimedi per
i rapporti fornitori-GDO), Horacio Alemán, Vice-Direttore Generale FIAB – Federación Española de Industrias de la Alimentación y Bebidas (Rapporti Industria-GDO: il
caso spagnolo), Luciano Di Via dello Studio Legale Bonelli Erede Pappalardo (Processi di regolazione nei rapporti tra fornitori e distributori: profili antitrust delle esperienze italiane ed
estere).

Al termine, partecipando alla tavola rotonda “Competitività e rapporti contrattuali: le strategie di intervento” – a cui hanno preso parte anche Amedeo Teti (Direttore generale per la
politica commerciale internazionale – Ministero dello Sviluppo Economico), Andrea Pezzoli (Direttore agroalimentare e trasporti – Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato) e Paolo
De Castro (Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo) – *Giandomenico Auricchio*, Presidente di Federalimentare, ha sottolineato come sia fondamentale “In questo momento di
difficoltà economica, dare seguito concretamente al lavoro che le organizzazioni rappresentative dell’Industria e della Distribuzione stanno portando avanti con tenacia da circa un anno.
L’obiettivo comune è proprio quello di individuare, in un protocollo d’intesa tra Federalimentare, Centromarca, Federdistribuzione, ANCC-Coop e ANCD-Conad, quei criteri condivisi per
razionalizzare i rapporti contrattuali, renderli più trasparenti e coerenti, consentire la conciliazione di eventuali contenziosi tra le parti in una sede arbitrale terza che sia al
contempo indipendente, autorevole e riconosciuta da tutti. E’ giunto il momento che l’Industria alimentare italiana, in rappresentanza di tutte le imprese del settore, dalla più piccola
alla più grande, e la Distribuzione organizzata uniscano le proprie forze per vincere la sfida che le attende, quella di modernizzare il Paese!”.

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