Mangiare Capitale. A Roma arrivano i Food Tours

25 Gennaio 2012
Conoscere Roma in maniera nuova: turismo enogastronomico, che porti il visitatore a conoscere gli artigiani del gusto, con itinerari nuovi e spesso ignorati.
Questi sono i Food Tours, interessante mescolanza tra azione privata e professionalità pubblica.
A metterli in pratica, sia dipendenti stimolati dall’azienda, che turisti accompagnati da guide. Al momento, sono disponibili esperti in in lingua italiana, inglese, francese, tedesco, spagnolo
e portoghese.
Anche la loro origine è particolare. I locali del luogo vanno a braccetto con “Tavole Romane” (www.tavoleromane.it/foodtours),
associazioni fondata da Silvia e Gabriele. Nativi della Capitale, i due blogger (ingegneri per lavoro ed enogastronomi nel cuore) esaminano il mondo della ristorazione cittadina, usando
l’anonimato come garanzia d’imparzialità.
I Food Tours si addentrano nei quartieri più vissuti, col cuore e la forchetta: Monti-Esquilino, Trastevere, Testaccio, e Monteverde. Spesso e volentieri, ai viaggiatori viene
chiesto di scegliere tra due prodotti “rivali”.
Chi sceglie Monti-Esquilino, ad esempio, dovrà eleggere il vincitore tra i maritozzi alla panna di Regoli o le zeppone allo zabaione di Panella, abbellite dalla vicinanza con
l’auditorium di Mecenate. Poi, a pancia piena, ci si può recare a Piazza Vittorio e dare un occhio alla porta magica ed ai resti della rete idrica dell’Impero.
Altra sfida è tra la pizza del panificio Monti (la tradizionale bianca romana) e le pizze sperimentali ed innovative di Aromaticus, abile maestro dell’essenze d’orto. Intermezzo
artistico con la Torre del Marchese del Grillo, i fori ed i mercati Traianei. Poi, di nuovo a tavola. Da gustare, il vino di Monti, rosso Igt della zona di Montepulciano, accompagnato da altri
colleghi toscani, da Bolgheri alla Maremma.
Matteo Clerici