FREE REAL TIME DAILY NEWS

Lino Cauzzi, per riavere i suoi cinque Hotel, combatte contro i mulini a vento

Lino Cauzzi, per riavere i suoi cinque Hotel, combatte contro i mulini a vento

By Redazione

Se vuoi conoscere le conclusioni delle indagini dei carabinieri di Padova sulla truffa perpetrata dal Gruppo Catapano a Lino Cauzzi, scarica il Decreto di Sequestro Preventivo del GIP di Padova, documento ufficiale:

Cremona 13 luglio 2011
Lino Cauzzi, nonostante le indagini dei Carabinieri di Padova, nonostante i 15 arresti del marzo scorso -tra i quali ci sono anche, avvocati, notai e commercialisti- non è ancora in
possesso dei suoi alberghi.
Su cinque Alberghi  di sua proprietà, di fatto ne ha il possesso solo di uno: l’Hotel Margot di Canneto sull’Oglio.
In poche ore, il 26 giugno 2009, è stato estromesso di fatto da tutte le sue proprietà: a lui sono rimasti i debiti ed il fallimento di due strutture.

Il 25 giugno 2011, su Decreto di Sequestro Preventivo del tribunale di Padova (un documento di 14 pagine che racconta nei dettagli la truffa subita da Lino Cauzzi da parte del gruppo Catapano)
viene finalmente “liberato” l’Hotel Touring di Desenzano.
Cauzzi ed il suo avvocato si aspettavano logicamente la stessa sorte per l’Hermes di Cremona.
Ma non è andata così.
Dopo che il Giudice ha emesso la sentenza che di fatto consente ancora al Gruppo Catapano di “gestire” l’Hotel Hermes di Cremona, Lino Cauzzi  non ce l’ha più fatta ed il suo Credo
nella Giustizia ha cominciato ad incrinarsi.

Lino Cauzzi:-“Come è possibile che un Giudice possa essere arrivato a tanto? Come è possibile che possa aver completamente ignorato ciò che il Tribunale di Padova ha
scritto?
A costo di essere espulso o peggio, mi sono rivolto direttamente al Giudice e la verità è venuta a galla.
Per ‘dimenticanza’ di qualcuno, o per motivazioni che possiamo solo supporre, il documento del Tribunale di Padova non è stato depositato alla Cancelleria ma consegnato con grave
ritardo al Giudice del Tribunale di Cremona.”

Ora si procederà d’urgenza per cercare di  ribaltare la incresciosa situazione ….ed intanto il tempo passa e chi sarà chiamato a rendere conto dei danni subiti, ha tutto il
tempo per cercare di alienare i propri beni.

Tra qualche tempo, Lino Cauzzi forse potrà riavere i suoi beni ma in che condizioni? E chi pagherà per i danni materiali (tanti) e per i danni morali (immensi ed inguaribili)
subiti?

Sono tante le ingiustizie che il povero cittadino deve subire ma anche le Forze dell’Ordine hanno i loro problemi, come le Guardie Carcerarie, i Vigili del Fuoco, la Guardia di Finanza…a parte
qualche mela marcia o qualche scansafatiche, sono tutti in lotta per portare a casa lo stipendio.
In questi giorni la Finanziaria varata dal Governo li mette ancor più in ginocchio: come è possibile pretendere di far rispettare le leggi e far funzionare i vari enti se chi ci
deve tutelare e vegliare non ha la benzina per potersi spostare, i mezzi sono guasti, le strutture non funzionanti e per arrivare a fine mese bisogna tirare la cinghia?

In uno Stato in queste condizioni, la malavita ha gioco facile.

Re Salomone, di fronte al dubbio sull’affidamento di un neonato alla vera mamma, non esitò a proporre la divisione a metà.  

Nel caso dei 560.000.000 di Euro (che Fininvest ha deciso di pagare a De Benedetti, nonostante la sentenza non sia ancora definitiva), se noi fossimo Re Salomone, sequestreremmo l’intero capitale
conteso e con quello metteremmo a posto tante  tante tante questioni irrisolte per mancanza di fondi.

Vogliamo fare un referendum?

Ne vogliamo fare un altro sulle pensioni d’oro ed i pensionati di serie A e quelli di serie ZETA?

Giuseppe Danielli
Newsfood.com

 

VISITA LO SHOP ONLINE DI NEWSFOOD