Le bevande gassate accelerano l’invecchiamento

29 Aprile 2010
Le bibite gassate possono accellerare il processo d’invecchiamento a causa della presenza di acido fosforico, l’ingrediente “speciale” di tali soft drink.
A dirlo, una ricerca dell’Università di Harvard (USA), diretta dal dottor Mohammed Shawkat Razzaque e pubblicata da “The FASEB Journal”.
Il team del dottor Razzaque è stato ispirato da ricerche precedenti, che avevano associato il consumo di dosi (anche limitate) di bibite gassate a disturbi delle ossa, tumori, debolezza
muscolare e paralisi.
Allora, gli scienziati hanno lavorato con alcuni topi da laboratorio, divisi in tre gruppi.
Il primo gruppo era formato da animali modificati geneticamente con l’aggiunta del gene klotho, in grado di aumentare i livelli di acido fosforico. Le creature sono vissute 8-15 settimane,
presentando tutti i problemi di salute legati all’invecchiamento precoce.
Il secondo gruppo era privo del gene (e quindi con livelli normali di acido fosforico) ed è vissuto 20 settimane, in buone condizioni di salute.
Il terzo ed ultimo gruppo era composto da topi normali ma con un’alimentazione ricca di acido fosforico: i topi sono morti tutti entro le 15 settimane, come quelli del primo gruppo.
Questo perché, concludono i ricercatori, l’acido fosforico può avere effetti tossici, facendo deperire pelle (provoca le rughe) e muscoli e danneggiando cuore e reni.
Pronta la difesa dei produttori di bibite gassate. Richard Lannig, dell’associazione britannica di categoria, ricorda come “Solo il 3% di fosforo assunto con la dieta proviene dai soft drink”.
Fonte: Mutsuko Ohnishi and M. Shawkat Razzaque, “Dietary and genetic evidence for phosphate toxicity accelerating mammalian aging”, The FASEB Journal 2010, doi:
10.1096/fj.09-152488
Matteo Clerici
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