Tagliando le calorie, si vive di più

17 Aprile 2010
Riducendo le calorie, è possibile vivere più a lungo e più in salute
Questa la tesi di una ricerca dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) e della Washington University of St. Luis, diretta dal professor Luigi Fontana e pubblicata da “Science”.
Il team del professor Fontana ha lavorato con lo scopo di far luce sulle interazioni tra cibo consumato, metabolismo corporeo e malattie contratte.
Inizialmente, gli scienziati hanno lavorato su cellule in vitro e con cavie animali. I test hanno mostrato come tutti gli organismi coinvolti che venivano sottoposti a restrizione calorica
morivano in età avanzata e subivano meno la degenerazione dell’invecchiamento. Si è infatti notato come per una rilevante percentuale (30-50%) delle creature “messe a stecchetto
la salute rimaneva ad alti livelli per tutta la vita; diversamente, il 94% degli animali sottoposti a dieta standard (gruppo di controllo) sviluppava patologie legate all’invecchiamento.
Successivamente, i ricercatori hanno selezionato 50 volontari, tutti nutriti con un’alimentazione ridotta. Si è così notato come i soggetti avessero ottenuto una diminuzione
significativa dei principali fattori di rischio collegati alle malattie cardiovascolari e neurodegenerative.
Come fanno notare gli studiosi, i dati sono parziali (mancano informazioni sulla sopravvivenza: i volontari attualmente sono in vita ed in salute) ma sono comunque significativi.
Il lavoro di Luigi Fontana e compagni ha suscitato commenti molto positivi.
Enrico Garaci, presidente ISS, parla di “Successo straordinario quello di Fontana, non solo perché è italiano il primo autore di uno studio pubblicato su una delle più
prestigiose riviste scientifiche internazionali, ma anche perché porta la firma dell’Istituto Superiore di Sanità e quindi della ricerca pubblica italiana”.
Conclude infatti Garaci: “Se la durata della vita media è di circa 80 anni, la durata della vita media in salute è in realtà di 50 anni. Riuscire a trasformare questo
intervallo di 30 anni in un periodo di vita sana significherebbe non solo elevare la qualità della vita delle persone, ma anche liberare risorse importanti del Servizio sanitario
nazionale”.
Fonte: Luigi Fontana, Linda Partridge, Valter D. Longo, “Extending Healthy Life Span—From Yeast to Humans” Science 2010, DOI: 10.1126/science.1172539
Matteo Clerici
ATTENZIONE: l’articolo qui riportato è frutto di ricerca ed elaborazione di notizie pubblicate sul web e/o pervenute. L’autore, la redazione e la proprietà, non
necessariamente avallano il pensiero e la validità di quanto pubblicato. Declinando ogni responsabilità su quanto riportato, invitano il lettore a una verifica, presso le fonti
accreditate e/o aventi titolo.