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Latte, servono reali interventi a sostegno degli allevatori

Latte, servono reali interventi a sostegno degli allevatori

By Redazione

Prendiamo atto della decisione del ministro Luca Zaia di convocare, subito dopo la nostra sollecitazione di ieri mattina, il Tavolo interprofessionale per domani, annunciato prima attraverso un
comunicato e poi confermato, nel pomeriggio di ieri, con l’invito ufficiale. E’ quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori che esprime forte preoccupazione per la situazione
estremamente difficile in cui versa oggi la zootecnia da latte (il prezzo alla stalla non è più remunerativo e i costi di produzione sono saliti alle stelle) e per la mancanza di
una reale concertazione che permetterebbe, invece, di affrontare i problemi nella giusta dimensione.

Per la Cia, che esprime tutta la sua solidarietà ai produttori che ieri hanno manifestato a Bruxelles, vanno, comunque, nella direzione giusta le indicazioni emerse durante il Consiglio
agricolo Ue che, su proposta francese e tedesca, ha preso in esame la delicata questione latte.

Appare, però, quanto mai strano -afferma la Cia- che proprio in occasione di una riunione così importante per il settore del latte, il ministro Zaia non abbia partecipato ai
lavori, mentre è oggi presente, sempre a Bruxelles, ad una riunione di un’organizzazione agricola, nell’ambito della quale si incontrerà con il commissario Ue all’Agricoltura
Mariann Fischer Boel.

Una scelta -sottolinea la Cia- che lascia molte perplessità. Sarebbe stato molto meglio affrontare in una sede istituzionale, qual è appunto il Consiglio agricolo Ue, il problema
del latte, cercando di difendere gli interessi di migliaia di allevatori italiani.

Tuttavia, al di là dei comportamenti del ministro, al quale rinnoviamo l’invito per un più efficace metodo della concertazione e per fatti realmente concreti, per la Cia occorre
sviluppare da subito una serie di politiche che permettano di tutelare e valorizzare il lavoro dei nostri produttori. Sono, soprattutto, indispensabili misure che permettano di tagliare i
pesanti costi di produzione (accise sui carburanti, tassazione dei lavoratori, burocrazia, tracciabilità, certificazione, norme ambientali, Iva) e interventi Ue a sostegno delle imprese
zootecniche.

Per la Cia occorrono, inoltre, nuove regole per la commercializzazione dei prodotti lattiero-caseari. In questo contesto, va aperto subito un confronto con la Grande distribuzione organizzata
(Gdo), valorizzando la qualità dei nostri prodotti. In tale ottica è fondamentale l’etichettatura d’origine. Non da ultimo, va portata avanti un’azione che permetta un effettivo
governo delle produzioni Dop.

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