La Provincia di Biella in Calabria a parlare di acqua ed energia
6 Dicembre 2007
Biella – “La gestione delle acque reflue urbane per futuri recuperi ambientali”, è il titolo della giornata di studio organizzata dall’Anea (Associazione nazionale autorità
e enti di ambito) giovedì 6 dicembre a Reggio Calabria, tra i relatori, il presidente della Provincia di Biella e dell’Ato 2 piemontese Sergio Scaramal, che presiederà anche la
sessione pomeridiana dei lavori, e l’assessore all’ambiente Davide Bazzini, che presenterà il piano energetico della Provincia e l’adesione biellese al Protocollo di Kyoto.
La giornata, promossa dall’Ato 5 di Reggio Calabria, si prefigge di approfondire il tema del recupero energetico da biomasse e in generale quali tipi di energia alternativa si possono
utilizzare a beneficio della tariffa di gestione del sistema idrico e dell’ambiente.
Lo scorso 16 ottobre il presidente dell’Ato 5 (che è anche presidente della Provincia di Reggio Calabria) Giuseppe Morabito aveva visitato il Biellese con una delegazione della giunta
provinciale e di esperti del settore.
In quell’occasione i due enti ribadirono l’impegno comune nell’ambito di un tavolo istituzionale per lo sviluppo delle sinergie nazionali ed europee dei servizi idrici integrati. Un impegno
condiviso che punta a uno sviluppo sostenibile a tutela dell’ambiente e del benessere dei cittadini che abbia come base la risorsa acqua, elemento fondamentale per la vita.
La delegazione calabrese aveva avuto modo di vedere da vicino, nel Biellese, gli impianti di Cordar. Alla riunione gli ospiti avevano poi ascoltato quali sono i progetti dell’amministrazione
provinciale in materia di energia, ambiente e nuove tecnologie.
Ha detto Sergio Scaramal: «L’Ato di Reggio Calabria ha espresso molto interesse per i nostri progetti e le nostre strategie. Il confronto continuo su questi temi è il modo migliore
per ottenere buoni risultati».
Tra le due autorità d’ambito esiste un accordo che le impegna a incoraggiare la collaborazione e il confronto, coordinando gli sforzi comuni nel ricercare finanziamenti nazionali ed
europei.
Anche la giornata di studio del 6 dicembre rientra nelle iniziative previste nell’accordo.