La chef Cristina Bowerman riceve il Premio Identità Donna da Alberto Zenato

14 Febbraio 2013
Lunedì 11 febbraio Alberto Zenato – responsabile produzione dell’azienda di famiglia – in occasione della grande kermesse di Cucina d’autore che mette alla prova i più grandi
cuochi nazionali ed internazionali, ha consegnato il Premio Identità Donna alla chef pugliese Cristina Bowerman, distintasi per la voglia e la capacità di continuare a
sperimentare e a incuriosirsi.
Zenato, la cantina di Peschiera del Garda nota in tutto il mondo per il suo Lugana e il suo Amarone, dedica questo premio ai 20 anni della Ripassa Valpolicella Doc Superiore,
un’etichetta nata dall’intuito di Sergio Zenato nel riscoprire un metodo antico della Valpolicella ormai in disuso, il ripasso, per avere un vino con una struttura più importante
rispetto al Valpolicella, ma meno complesso dell’Amarone.
“La storia della Ripassa – dichiara Alberto Zenato – riassume la passione e la costante sperimentazione enologica che hanno segnato le tappe del successo della nostra azienda e ben si addice a
valorizzare la creatività e la sperimentazione di una professionista della cucina”.
“Non voglio essere statica, mi piace evolvere senza perdere il divertimento e la creatività” dichiara Cristina Bowerman, che dopo la laurea in giurisprudenza e quella in Culinary Arts
negli Stati Uniti, è a Roma al Glass Hostaria, dove la sua cucina trova la quadratura del cerchio: netta ma morbida, provocatoria ma con testa, riconoscibile, sincretica, gustosissima.
Ed arriva la consacrazione con la stella Michelin. Cristina continua a sperimentare, a incuriosirsi e con i fratelli Roscioli apre anche il Romeo.
DEGUSTAZIONE “VINI E FORMAGGI, PASSIONE AL FEMMINILE”
Terra, vite e uva, che danno origine al vino, e latte, l’ingrediente più materno ed esclusivo del genere femminile, essenziale per la produzione del formaggio, rappresentano la radice
femminile da cui prende l’avvio l’inedita degustazione “Vini e formaggi, passione al femminile”, in collaborazione con Luigi Guffanti 1876, che si è tenuta allo stand
Zenato-Sansonina. Storie ed aneddoti legati alla sfera femminile del mondo dei formaggi hanno accompagnato un esclusivo abbinamento che esalta aromi, sfumature, retrogusto del vino
nell’incontro con i sapori forti e lievemente piccanti o intensi con note di caprino dei formaggi.
Il Rosso Sansonina 2009, nato da intuizione e passione di due donne, incontra LA Gorgonzola piccante d.o.p. stagionato 180/200 giorni. Un formaggio nato per la distrazione del
casaro, tutto preso dalle cure della sua bella, e storicamente chiamato al femminile*.
Il Lugana Riserva Sergio Zenato 2005, un vino che sorprende ancora per la giovinezza che dimostra, con un buon rapporto tra acidità e struttura, unita alla forte
mineralità, è invece abbinato ai Frustè, tronchetti di capra a latte crudo, il cui processo produttivo, complesso e che richiede molta pazienza e meticolosità, era
tradizionalmente affidato alle donne. Donne che erano solite conservare questi formaggi sotto vetro, contenitore ideale dove conservarli proprio perché formaggi con una “tenuta” nel
tempo molto lunga.
*Un giovane casaro innamorato, per correre dalla sua bella, dimenticò nella caldaia l’ultima cagliata della giornata che rimase “all’aperto” (in caseificio) per tutta la notte.
Il mattino seguente, quando si rese conto della dimenticanza, decise, per nascondere l’errore al suo padrone, di unire la cagliata del giorno prima con la cagliata fresca della mattina. In
questo modo pensò di averla scampata. A fine stagionatura però, il formaggio frutto della scappatella amorosa, si presentò al suo interno completamente fiorito di
muffe verdi. L’altarino fu scoperto, ma il padrone, assaggiato questo strano formaggio, si rese conto che il sapore era veramente prelibato. Nacque così la Gorgonzola.
LE GRANDI ETICHETTE
L’Amarone della Valpolicella Doc Classico Riserva Sergio Zenato, emblema della produzione dell’azienda vitivinicola di Peschiera del Garda e frutto dell’intimo rapporto con la terra e il
vigneto, è protagonista con una delle sue annate migliori: il 2006. Un vino elegante, dall’estremo equilibrio e adatto a lunghi invecchiamenti.
Tra i bianchi non poteva mancare il Lugana Doc, nella selezione “Sergio Zenato”, prodotto in quantità limitata, solo se l’uva è eccellente e l’annata perfetta, sotto tutti gli
aspetti. Un vitigno e un’azienda intrecciati da un indissolubile legame che ha segnato la storia di entrambi: dalla scommessa di Sergio Zenato negli anni ’60 su un vitigno autoctono dalle
grandi potenzialità, il Trebbiano di Lugana, quando ancora nessuno ci credeva, al successo di un marchio conosciuto e apprezzato in ben 65 paesi nel mondo, proprio grazie al suo Lugana.
Sansonina, la sfida femminile di Carla e Nadia Zenato, è a Identità Golose con il Rosso Sansonina 2009, l’annata che rappresenta la migliore espressione del progetto: produrre un
vino rosso in una terra vocata ai bianchi e mettersi in gioco per la prima volta con un vitigno internazionale, laddove Zenato ha sempre promosso e creduto soprattutto nei vitigni autoctoni.
Convinte che un vitigno internazionale possa raggiungere risultati sorprendenti esprimendo il territorio nel quale viene allevato, Carla e Nadia hanno riportato in vita, attraverso un accurato
intervento, un antico vigneto di merlot, uno dei vitigni più rinomati nel mondo per la sua eleganza, piacevolezza e morbidezza.
L’azienda vitivinicola Zenato è nata nel 1960 per opera di Sergio Zenato nel cuore della Lugana a Peschiera del Garda e si è poi ampliata in Valpolicella a Sant’Ambrogio della
Valpolicella. Oggi l’azienda, con i suoi 75 ettari che ospitano i vitigni di Trebbiano di Lugana, Corvina, Rondinella e Oseleta, prosegue grazie alla moglie Carla e a i figli Alberto e Nadia,
che hanno consolidato e ampliato il progetto iniziato da Sergio Zenato. http://www.zenato.it
La Sansonina è un’azienda con un vigneto di 13 ettari sulle sponde del lago di Garda, vicino a Sirmione. Fondata nel 1997 da Carla e Nadia Zenato, produce oggi 21.000 bottiglie di cui
7.000 di Sansonina Rosso e 14.000 del pregiato Lugana Sansonina, la cui produzione è iniziata con la vendemmia del 2008.
A Identità Golose la collezione “Nadìa Pensieri” – Gioielli sempre in evoluzione ispirati al mondo del vino
Alla grande kermesse di Cucina d’autore, “Nadìa Pensieri” presenta la linea di monili ed accessori ispirati al mondo del vino, arricchita delle ultime creazioni.
Sughero, tappi e sovratappi delle prestigiose etichette delle aziende vitivinicole di Peschiera del Garda Zenato e Sansonina sono reinterpretati con una vena creativa personalissima da Nadia
Zenato e si trasformano in gioielli inediti di grande forza estetica e femminilità. Dedicati ad una donna che ama esplorare stili inusuali, capace di guardare oltre il mondo del vino per
coglierne anima e valori sempre in divenire.
“Nadìa Pensieri” è il nome con il quale l’imprenditrice vignaiola ha voluto riunire la sua prima collezione di collane, bracciali ed anelli oversize, che ha come comune
denominatore l’utilizzo, e spesso anche il riciclo, di materiali e simboli del mondo del vino, accostati anche ad elementi grafici identificativi come la “S” monogramma del logo Sansonina o lo
stemma Zenato.
La collezione si arricchisce di verdi intensi illuminati da argento e zirconi, con il bracciale Green Paradise in cui il sovra tappo Zenato, emblema dei più prestigiosi vini, è
esaltato da filari di pietre dure verdi.
Uno sguardo anche al mondo maschile: a breve disponibili anche portachiavi e gemelli in argento che recuperano in chiave moderna i valori intrinseci del mondo del vino.
Redazione Newsfood.com+WebTv