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Jon Arvid Rosengren è il Miglior Sommelier del Mondo A.S.I. 2016

Jon Arvid Rosengren è il Miglior Sommelier del Mondo A.S.I. 2016

By Giuseppe

Il Concorso per il Miglior Sommelier del Mondo A.S.I. 2016 a Mendoza (AR)
è stato vinto dallo svedese Jon Arvid Rosengren , già vincitore nel 2013  del titolo europeo a San Remo, (vedi servizi e video interviste esclusive di Newsfood.com)
20 aprile 2016, Mendoza, Argentina
ProclamazioneIl 16,17 e 19 aprile 2016 si sono svolte a Mendoza, Argentina, le prove del XV° Concorso A.S.I. per il titolo di Miglior Sommelier del Mondo.
Dalla sua creazione nel 1969, è la quarta volta che l’Association de la Sommellerie Internationale (A.S.I.), organizza un concorso mondiale sul continente americano (Brasile 1992, Canada 2000 e Cile 2010). Ed è stata la prima volta in Argentina!

Jon Arvid Rosengren con il Presidente ASPI Giuseppe Vaccarini, Miglior Sommelier del Mondo 1978
Jon Arvid Rosengren con il Presidente ASPI Giuseppe Vaccarini, Miglior Sommelier del Mondo 1978

Questo concorso ha consacrato XV° Miglior Sommelier del Mondo, lo svedese Jon Arvid Rosengren, di 31 anni, sommelier presso il Charlie Bird di New York, che ha avuto la meglio tra i 61 candidati di 58 paesi  (3 laureati continentali, ai quali si sono aggiunti i candidati nazionali di Svezia, Giappone ed Argentina).

Presenti in qualità di membri di giuria i Migliori Sommelier del Mondo provenienti da sette Paesi. Un modo diretto per confermare l’universalità e la forza del messaggio di eccellenza dell’A.S.I. poiché questo concorso favorisce scambi privilegiati tra un importante numero di professionisti della ristorazione e del settore alberghiero, suscitando una sana emulazione tra i candidati e incoraggiandoli a perfezionarsi. Inoltre, consente alla professione di sommelier di farsi conoscere dal grande pubblico.

E’ un concorso che si svolge ogni tre anni, in uno dei paesi membri e su mandato dell’A.S.I.
Ciascuna delegazione partecipante al concorso rappresenta un solo Paese membro attivo del’A.S.I.
Per presentarsi a questo concorso, i candidati devono imperativamente prestare la loro opera nella ristorazione, nei wine bar, nelle enoteche o in una attività direttamente collegata con l’enogastronomia.

Nel corso degli anni, più di 1.000 candidati professionisti hanno partecipato alle diverse edizioni in dieci differenti Paesi.

Albo d’Oro dei Migliori Sommelier del Mondo
1969 – Armand Melkonian (F)
1971 – Piero Sattanino (I) — vedi intervista
1978 – Giuseppe Vaccarini (I) — vedi articoli e interviste
1983 – Jean-Luc Pouteau (F)
1986 – Jean-Claude Jambon (F)
1989 – Serge Dubs (F)
1992 – Philippe Faure-Brac (F)
1995 – Shinya Tasaki (J)
1998 – Markus Del Monego (D)
2000 – Olivier Poussier (F)
2004 – Enrico Bernardo (I) — vedi intervista
2007 – Andreas Larsson (S)
2010 – Gérard Basset (UK)
2013 – Paolo Basso (CH)
2016 – Jon Arvid Rosengren (S)

I Migliori Sommelier del Mondo A.S.I. dal 1969 ad oggi
I Migliori Sommelier del Mondo A.S.I. dal 1969 ad oggi

Gennaro_BuonoGennaro Buono, il candidato italiano al mondiale
Originario della provincia di Salerno, Gennaro Buono è direttore – sommelier del ristorante “Il Pagliaccio” di Roma. Serio e preparato professionista, dedica gran parte del suo tempo allo studio ed al perfezionamento del suo mestiere frequentando in continuazione corsi specifici di approfondimento e di aggiornamento in Italia ed all’estero.
Selezionato dall’ASPI quale candidato a rappresentare l’Italia al concorso mondiale in Argentina, Gennaro, durante le prove dei quarti di finale, ha dato del suo meglio per affermarsi nel girone successivo. Purtroppo, come avviene in altre gare, Gennaro, con grande stupore ed una nota di delusione dei presenti, non ha superato il turno. Nulla di scandalizzante, può succedere ed è successo anche nel passato! Infatti, nel precedente concorso mondiale a Tokyo, nel 2013, il candidato giapponese ed il candidato francese, entrambi favoriti, non erano riusciti ad entrare nei quarti di finale!

Così Gennaro commenta il suo Mondiale, ” Di rientro da qualche giorno dall’Argentina, ho tante emozioni ancora vive in me, tanti stimoli a fare sempre meglio e tante riflessioni rispetto allo straordinario mondo della sommellerie, mondo in continua evoluzione. È stato bellissimo potermi confrontare con colleghi provenienti da tutte le parti del mondo, alcuni che già conoscevo ed altri che ho conosciuto lì, e con i quali ho avuto la possibilità di dialogare su esperienze lavorative, prodotti, clienti e altri argomenti di questo infinito mondo che è il vino.
Ho avuto conferma che la preparazione di una gara richiede enormi sforzi in termini di studio, allenamento ed aggiornamento, ore che devono poi combinarsi alle lunghe giornate di lavoro al ristorante. Per fare tutto ciò al meglio bisogna avere grande dedizione, costanza ed una grandissima voglia di fare sempre meglio.”

Una finale da suspense!
La finale del concorso si è svolta nel teatro Indipendencia di Mendoza, alla presenza delle delegazioni dei 61 candidati e di un folto pubblico di produttori di vino della Regione (visitati nei giorni precedenti, tra cui Trapiche, Casarena, Catena Zapata, Terrazas de los Andes, Clos de los Siete, Zuccardi e Rutini Wines).
I tre candidati che hanno disputato la finale in lingua inglese, nell’ordine, Jon Arvid Rosengren (S), David Biraud (F) e, per la seconda volta in una finale, una donna, Julie Dupouy (IRL), hanno svolto in modo performante le difficili ed interminabili prove predisposte dal Comitato Tecnico: servizio di uno Champagne  e di un cocktail all’aperitivo, proposte di abbinamento a vini già selezionati dalla giuria, degustazione di vini bianchi, vini rossi, distillati e liquori alla cieca, capacità commerciali per la vendita di un vino specifico, decantazione di un magnum di vino rosso, correzione di una lista dei vini con errori, proposta di caffè in abbinamento a cibi, riconoscimento fotografico di personaggi e luoghi legati al mondo del vino, prova simultanea dei tre candidati per il servizio e mescita di un magnum di spumante in 15 bicchieri.

Arvid Rosengren prepara un cocktail per l'aperitivo
Arvid Rosengren prepara un cocktail per l’aperitivo

I tre finalisti, hanno dimostrato capacità, professionalità, controllo delle emozioni e competenze decisamente al di sopra di ogni aspettativa conquistando un pubblico partecipe ed entusiasta delle loro performance, mentre la giuria ha avuto il compito più arduo, quello di dover decretare il vincitore!

Julie Dupouy impegnata nel servizio di una magnum di Champagne
Julie Dupouy impegnata nel servizio di una magnum di Champagne

L’A.S.I., Association de la Sommellerie Internationale
L’Association de la Sommellerie Internationale (A.S.I.), si è data l’obiettivo di costruire l’indispensabile programma di formazione continua che, sotto forma di tirocini, redazione di testi e rubrica formazione puntualmente aggiornata sul sito http://www.sommellerie-internationale.com, fornisce il quadro di una messa a livello permanente di informazioni essenziali, in una professione che deve continuamente adattarsi all’evoluzione costante delle tecniche e dei gusti.
L’associazione, che non ha fini di lucro, è stata fondata a Reims il 3 e 4 giugno 1969.

logo ASPI_ASI_altaLa Sommellerie in Italia
Nel nostro paese è l’ASPI, l’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana (www.aspi.it ), la sola associazione del nostro paese membro di A.S.I., fondata nel 2007, ASPI si prefigge di essere il portabandiera della professione a livello nazionale e internazionale, attraverso progetti lungimiranti ed ambiziosi, come il riconoscimento legale del Sommelier e la diffusione della cultura della vite e del vino nelle scuole di ogni ordine e grado.

A.S.I. Logo ASI_1969Il Sommelier (professionista) di ASPI e di A.S.I.
Le competenze di un sommelier moderno superano largamente il servizio e la mescita del vino. Oltre ad una approfondita conoscenza dell’enoviticoltura, delle indispensabili doti umane e relazionali (savoir faire, disponibilità, buon umore, umiltà, ecc), il/la sommelier deve ugualmente mostrare conoscenze e capacità nella gestione degli acquisti e degli stock delle bevande poiché oggi un bravo professionista viene sempre più frequentemente associato all’immagine del marketing di un’azienda. Se la scienza del vino e dei distillati può essere appresa in apposite Istituti/Università (come gli Istituti e le Facoltà di Enologia), e le basi del mestiere nelle scuole alberghiere, buona parte dell’esperienza necessaria ad affinare il mestiere, si ottiene in modo più informale nel lungo percorso professionale. Di fatto questa situazione lascia apparire la creazione di una vera formazione continua che deve essere consolidata da un approccio razionale delle nozioni ed informazioni acquisite nel corso del proprio apprendimento. Per questo, sia ASPI che A.S.I., ciascuna secondo le proprie competenze, si sono poste l’obiettivo di armonizzare il livello dei sommelier mediante percorsi formativi specifici e relativi esami, sia a livello nazionale che internazionale.

La redazione di Newsfood.com
ringrazia Giuseppe Vaccarini
Inviato Speciale a Mendoza, Argentina

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