Il tè verde si oppone alle malattie autoimmuni
6 Giugno 2011
Dall’alopecia all’anemia, dalla sclerosi multipla al lupus: le malattie autoimmuni sono numerose e tutte pericolose. Tuttavia, è possibile che bere tè verde possa aiutare il
funzionamento del sistema immunitario, opponendosi a tali disturbi.
L’informazione è al vaglio di una ricerca della Oregon State University (sezione Linus Pauling Institute), diretta dalla dottoressa Emily Ho e pubblicata da “Immunology Letters”.
L’indagine è partita da un dato, emerso in studi precedenti: il tè verde è in grado di limitare l’infiammazione dell’organismo e correggere la reazione immunitaria, che
diventa così più valida, anche contro il cancro.
I ricercatori hanno così esaminato l’infuso, focalizzandosi sui suoi antiossidanti, in prima fila il polifenolo ECGC. In base alla analisi svolte, ECGC faccia crescere i livelli di
cellule T regolatore, anticorpi deputati alla soppressione delle risposte immunitarie a specifici antigeni.
Secondo gli studiosi, ECGC “Sembra essere un composto naturale di origine vegetale che può influenzare il numero di cellule T regolatorie, il processo di miglioramento della funzione
immunitaria”.
La tesi attuale della squadra OSU è allora che “L’EGCG potrebbe avere benefici per la salute attraverso un meccanismo epigenetico, dove non stiamo cambiando i codici sottostanti del DNA,
ma solo influenzando ciò che viene espresso, quello che le cellule accendono. E possiamo essere in grado di fare questo con un approccio semplice e con tutti gli alimenti”.
Il lavoro della dottoressa e dei suoi colleghi continua. Obiettivo finale, trasformare l’antiossidante in una medicina naturale, semplice e sicura.
FONTE: Carmen P. Wong, Linda P. Nguyen, Sang K. Noh, Tammy M. Bray, Richard S. Bruno, Emily Ho, “Induction of regulatory T cells by green tea polyphenol EGCG Original Research Article”,
Immunology Letters, In Press, Uncorrected Proof, Available online 20 May 2011, doi:10.1016/j.imlet.2011.04.009
Matteo Clerici
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