Il cambio del clima danneggia il vino europeo

10 Gennaio 2013
I discorsi sul clima non sono solo chiacchiere popolari. Questo è cambiato veramente, è i mutamenti hanno reso il 2012 cattiva annata per il vino europeo.
Questa la conclusione di una ricerca della Southern Oregon University, diretta dal climatologo Gregory Jones e pubblicata dal sito europeo Cordis.
Jones e la sua sua squadra sottolineano una serie di fattori, per loro fondamentali: le aumentate precipitazioni, una primavera arrivata in ritardo. Tutto questo ha interessato l’uva da vino,
con un “Impatto fortemente negativo”: l’acidità si è ridotta ma è aumentato il contenuto di zucchero. Di conseguenza, il vino europeo ha subito un’annata poco positiva.
Detto questo, la situazione è in bilico. Di base, spiega il capo-ricercatore, “Il contesto climatico attuale in continua trasformazione ed evoluzione inizia a scuotere un sistema che
è stato al centro della produzione vinicola europea per anni”.
Allora, il futuro delle aziende si baserà sulla loro capacità di adattamento. Ad esempio, sistemi d’irrigazione controllata o strutture per difendere le viti dall’esposizione
solare. O magari, far crescere le piante in terreni capaci di ridurre il consumo d’acqua.
Se ciò non avverrà, i Paesi dalla lunga tradizione vinicola, come Francia o Italia, vedranno il loro primato insidiato da nazioni favorite dal cambiamento, come la Gran Bretagna.
Matteo Clerici
ATTENZIONE: l’articolo qui riportato è frutto di ricerca ed elaborazione di notizie pubblicate sul web e/o pervenute. L’autore, la redazione e la proprietà, non
necessariamente avallano il pensiero e la validità di quanto pubblicato. Declinando ogni responsabilità su quanto riportato, invitano il lettore a una verifica, presso le fonti
accreditate e/o aventi titolo.