grana duro Bianco d’Italia, formaggio da gustare fresco, a tavola, per tutti

24 Marzo 2019
Grana duro BIANCO D’ITALIA
UN FORMAGGIO GRANA RIVOLUZIONARIO, DA TUTTI I GIORNI, PER TUTTI, DA GUSTARE FRESCO A SCAGLIE A TAVOLA
STAGIONATURA BREVE. PER VEGETARIANI SENZA CONSERVANTI. TOTALMENTE E GLOBALMENE MADE IN ITALY
Nessuna rivoluzione contro le Dop mondiali come Grana Padano e Parmigiano Reggiano, ma una scelta unica dedicata ai produttori, rispettosa delle norme UE, con massima libertà produttiva, altissima qualità certificata, un formaggio anche per vegetariani e celiaci, un prezzo contenuto, acquistabile online con assolute garanzie, nessun utilizzo di caglio animale.Ecco il formaggio BIANCO D’ ITALIA (www.biancoditalia.com) prodotto dalla Agri Piacenza Latte, con sede a Piacenza, caseificio a Cortemaggiore sulla bretella Cremona-Piacenza-Parma, cuore della pianura padana, luogo-simbolo di una tradizione di formaggi a pasta dura nati nel XIV° secolo.La “Formaggiata”, libro di messer Landi, riporta la storia del “Furmai Placentino”, decantato dai più importanti alimentaristi e storici della cucina del tempo, che nasce proprio nei “caselli” fra Lodi e Piacenza.E’ in queste terre che nasce e si mantiene viva ancora oggi la pratica della “raspadura”, appunto il taglio raschiato della forma di formaggio: un tempo impiegata solo nelle forme di grana non ben stagionate, era “la quota” di formaggio a grana dura spettante ai mezzadri.I mercanti europei chiedevano il formaggio “placentino” o “lodesano” nella caratteristica forma panciuta, rivestita di una lacca nera per la conservazione durante il trasporto. Sta scritto che “la grana dura sabbiosa” di questo formaggio ebbe origine nei conventi dei monaci cistercensi e benedettini della pianura padana, per casualità, dovuto alla prolungata cottura a bassa temperatura di un latte molto denso e grasso prodotto dalle mucche Frisona già qui allevate che si alimentavano quasi solo di erba medica, erbe perenni dei prati-marcite.Agri Piacenza Latte (APL) lavora 5000 quintali di latte al giorno di 200 produttori dell’ Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige e per questo anche il logo-marchio dei formaggi è “la facciata del Duomo di Milano”. Storia, tradizione, valore. E’ uno dei caseifici più importanti nella produzione di Grana Padano Dop. Produce anche Provolone e Parmigiano Reggiano e formaggi freschi. Caseificio fra i più all’avanguardia per igiene e tecnologica, opera con un dettagliato autocontrollo sanitario, carico per carico, la filiera (dall’alimentazione della mucca all’affinamento in magazzino) è monitorata grazie a strumenti di alta automazione digitale e interattiva per dare uno standard qualitativo altissimo, senza la minima sbavatura.Se ne parla il 30 marzo 2019 su canale Italia 2:
Il BIANCO DITALIA, www.biancoditalia.com , nato nel 2014 con certificazione del Ministero, marchio unico ed esclusivo, competitivo a 360 gradi, nasce anche come risposta all’importazione di formaggi similari dall’estero senza garanzia di provenienza e origine. Non Dop per scelta, ma controlli e autodisciplina anche più stringente. Acquistabile da Auchan e Simply, e Coop. Dallo stesso caseificio è prodotto, sempre e solo con latte fresco italiano, anche il gelato Piacenza. E-commerce per tutti: una scelta intelligente e comoda del caseificio basta cliccare su: https://www.biancoditalia.com/product-page/bianco-d-italia-confezione-da-1-kgIl formaggio a grana dura BIANCO DITALIA si produce solo con 100% latte italiano, preventivamente depurato da ogni impurità con una tecnologia all’avanguardia, solo con caglio vegetale. Segue la “cottura” in caldaia con batteri lattici autogeni senza aggiunte e senza antagonismi.Formaggio semigrasso a pasta dura, cotto in caldaia e giacenza sottosiero della cagliata per un tempo massimo intorno a 60 minuti a 50-55° gradi centigradi di temperatura, a lenta maturazione in fascera per circa 2 giorni, salatura con sale solo italiano (NB!), eccezionalmente di NaCl al 99% bianchissimo, purissimo senza scorie e residui anche naturali, in salamoia acquosa per circa 14-20 giorni. Senza lattosio, senza uso di lisozima, 9 mesi di stagionatura. E’ il miglior formaggio stagionato a pasta dura per uso da tavola, cioè da mangiare a scaglie tradizionali, aggiungendo anche un po’ di miele o di aceto balsamico.Una risposta, dicono Lucchini e Arata, rispettivamente presidente e direttore, al monopolio di multinazionali che utilizzano latte e cagliate estere con costi di produzione più bassi di quelli italiani, provenendo da Stati che hanno regole diverse sulla qualità del latte.
In Italia solo 60 milioni di quintali su 200 sono destinati a formaggi Dop. Il caseificio di produzione, con spaccio per vendita al dettaglio, è a Cortemaggiore, ex capitale medioevale del potente Stato Pallavicino, al centro del quadrilatero storico Lodi-Piacenza-Cremona-Parma
Giampietro Comolli
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Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici
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