FREE REAL TIME DAILY NEWS

Gli stati generali della scuola sarda a confronto

By Redazione

Cagliari, 8 Ottobre 2007 – Grande affluenza alla Conferenza per la scuola, culture, scuole, persone organizzata presso la sala dei congressi della Fiera di Cagliari, oltre 800 tra
docenti, dirigenti scolastici, amministratori locali, sindaci e rappresentanti delle Province di tutta la Sardegna, esponenti sindacali e dell’associazionismo si sono incontrati, sotto
l’impulso della Regione Sardegna, intorno ai temi della scuola, all’insegna dell’esortazione gramsciana “istruitevi perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza” e di quella di
Don Milani ” la scuola siede tra il passato e il futuro e deve averli presenti entrambi”, un successo che in una prospettiva di più lungo periodo porta l’Assessora ad annunciare
l’istituzione di una “Conferenza Permanente per la Scuola”.

La scuola, è stato sottolineato dal presidente Renato Soru, è la priorità di questa Regione che valuta la ricchezza di un paese in base alla qualità della scuola che
ospita. In questo senso sono da leggersi la nomina di un Direttore Generale ad hoc all’interno dell’assessorato e lo stanziamento, in Bilancio, di risorse destinate non solo alle emergenze ma
ad interventi organici che mirano a migliorare l’offerta formativa e la qualità del sistema scolastico. Misure che individuano una chiara presa di responsabilità nel segno di
“un’alleanza per un progetto comune” che coinvolge amministratori, cittadini ed operatori. “Il successo scolastico è il presupposto di una cittadinanza piena e la qualità della
scuola è esigenza imprescindibile per affrontare le sfide del futuro”, ha affermato il Presidente.

Un piano straordinario, eccezionale per metodologia e finalizzato a rientrare nella normalità. Con questa idea l’assessora Mongiu ha introdotto i temi portanti dell’incontro: i luoghi –
non solo immobili ma anche simbolici – della scuola, raccontati nelle relazioni dell’architetto Franco Masala, sull’evoluzione degli edifici scolastici, e dello psicologo Pietro Rutelli, sulla
scuola come spazio di relazione in cui interagiscono il razionale e l’emotivo; i tempi della scuola, illustrati nel segno dell’unitarietà e continuità dell’esperienza formativa da
Giancarlo Cerini, dirigente tecnico del Ministero, che ha ventilato l’ipotesi di una “Slow school” da contrapporsi a una “Fast school”; le età della vita, riassunte da Don Ettore
Cannavera, il quale si è soffermato sui silenzi dell’adolescenza e sulla necessità dell’interazione tra tutti i soggetti perché, a partire dall’ascolto, si impari ad
indirizzare i ragazzi verso la progettualità. Delle opportunità connesse alla mobilità e degli effetti del pendolarismo ha parlato Italo Meloni dell’Università di
Cagliari, commentando grafici e cifre. Giancarlo Cerini ha da ultimo illustrato il tema delle integrazioni dell’offerta formativa, relativo alle opportunità di sviluppo professionale dei
docenti e al recupero dei saperi fondanti.

L’indice del piano triennale formativo è così stato scritto, come nelle intenzioni dell’assessora Maria Antonietta Mongiu, attraverso la metodologia della ricerca-azione che ha
coinvolto gli stessi soggetti del settore. Centinaia le persone iscritte ai focus-group nei quali, attraverso l’innovativo e sperimentato metodo Metaplan, si è lavorato per elaborare
idee e condividere soluzioni pragmatiche sui problemi individuati. La partecipazione e l’entusiasmo dei presenti sono stati tali da riconoscere la ricerca-azione quale momento portante nelle
future strategie di comunicazione interistituzionale.

VISITA LO SHOP ONLINE DI NEWSFOOD