Aprea (FI): Fioroni tenta il triplo salto mortale
5 Ottobre 2007
Roma, 4 Ottobre 2007 – «Il ricorso del Governo nei confronti della Legge della Lombardia e’ la riprova della natura statalista di questo Esecutivo e della sudditanza del ministro
Fioroni alla sinistra radicale, tanto più se si considera che la legge e’ stata approvata anche con il consenso dell’Ulivo lombardo e sostenuta dal sistema imprenditoriale e sindacale
lombardo ad eccezione della Cgil».
Lo ha affermato il deputato azzurro Valentina Aprea, responsabile scuola di Forza Italia.
«È evidente che, per questo esecutivo, la democrazia e’ relativa alle convenienze del momento e che l’interesse di Fioroni e’ quello di difendere il potere centralista piuttosto
che i diritti degli studenti e delle famiglie. Non e’ un caso che, nel decreto di inizio d’anno, il ministro abbia sposato un modello «antico» di tempo pieno centralistico e
uniforme per tutto il territorio nazionale, contro la stessa autonomia organizzativa e didattica delle scuole. Per quanto riguarda il decreto sul recupero dei debiti formativi, che essi
costituiscano una realtà allarmante e in crescita del sistema scolastico e’ certamente un fatto preoccupante per le famiglie, gli insegnati e la scuola tutta. Impedire che i debiti
continuino ad accumularsi negli zaini dei ragazzi – ha detto Aprea – e’ sicuramente un buon proposito, da noi condiviso, non da oggi, visto che nel decreto sul secondo ciclo avevamo posto le
basi per rispondere a questa emergenza senza, però, scaricare le responsabilità e i costi sulle famiglie o delegando a soggetti esterni alla scuola il recupero dei debiti
stessi».
«La Riforma Moratti prevedeva infatti verifiche più severe nell’arco dei bienni didattici, laboratori di recupero e di approfondimento obbligatori all’interno dell’orario di
lezione e sbarramenti nel caso in cui gli studenti non fossero riusciti a recuperare le lacune di apprendimento. Il decreto Fioroni, al contrario, non e’ in grado secondo noi di rispondere a
nessuno di questi obiettivi. Non sicuramente con riferimento al recupero dei debiti senza una adeguata personalizzazione dei percorsi e flessibilità degli stessi che consenta di
armonizzare all’interno del tempo scuola studio e recupero. Ne’ sarà sufficiente fare corsi di recupero in estate affidandoli anche a soggetti esterni con costi ulteriori per le scuole e
in discontinuità con gli itinerari didattici. Desta infine più di una perplessità anche per l’uso improprio di un atto amministrativo, la modifica delle modalità di
svolgimento degli scrutini che rimangono aperti per molti mesi in attesa di una valutazione finale soggetta a troppe variabili di difficile gestione. La grida di stampo manzoniano: ‘Tutti i
debiti vanno recuperati entro il 31 agosto, certamente di buon senso, si scontra con evidenti problemi organizzativi e finanziari’. Forza Italia vigilerà affinché questo decreto
non risulti l’ennesima operazione demagogica, costosa ed inefficace come le tante, cui Fioroni ci ha abituati».