Germania, cresce l’allarme diossina. Interesse dell’UE

5 Gennaio 2011
Il problema della diossina negli allevamenti tedeschi ha raggiunto dimensioni tali da interessare i politici di Bruxelles. La Commissione Europea ha infatti chiesto ai colleghi teutonici di
comunicare l’estensione della contaminazione degli allevamenti di volatili e maiali e di dare notizia di eventuali esportazioni.
Precisa Frederic Vincent, portavoce del Commissario alla Sanità, John Dalli: “Abbiamo chiesto chiarimenti su eventuali esportazioni di uova e di carni e verifichiamo se vi sono dei
problemi in altri Paesi. Vogliamo conoscere l’estensione della contaminazione perché inizialmente interessava due Land e adesso cinque. La Germania messo in guardia tutti i suoi partner
dell’Ue tramite il sistema d’allerta che ha attivato il 27 dicembre. Per il momento il problema sembra limitato alla Germania”.
In base ai dati attuali, le autorità di Berlino hanno sospeso la conferma delle consegne di uova e carne provenienti da 1000 allevamenti, di polli, tacchini e maiali, a seguito del
rinvenimento della diossina nelle uova.
Gli esperti della Federazione degli Agricoltori tedeschi (Dbv) sono risaliti al fornitore per mangimi per animali: Harles & Jentzsch, una ditta di Uetersen nel nord del Paese. Secondo la
Dbv, Harles & Jentzsch ha ricevuto dell’acido grasso contaminato dalla diossina da un commerciante olandese che si era rifornito anche lui da un produttore tedesco di biodiesel situato a
Emden.
Matteo Clerici
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