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Fini: “Miopia collettiva” e An fa quadrato

By Redazione

A due giorni dall’ultima mossa di Berlusconi, che ha spiazzato l’Italia (ma soprattutto la Cdl) annunciando la fine di Forza Italia e la nascita del Partito delle Libertà (o Popolo delle
Libertà: è ancora da decidere), si allarga lo strappo con Alleanza Nazionale.

Già lunedì mattina, infatti, un Fini poco diplomatico ha dichiarato che il partito non si scioglierà e che non ci pensa neanche a confluire nel neonato partito del
Cavaliere, ma ora ha anche aggiunto: quella di Berlusconi “è stata un’azione premeditata e lucida per tagliarci fuori”.
Il leader di An, comunque, si è stancato di parlare di “quanto accaduto nelle ultime 48 ore” e, dopo la convocazione dell’ufficio politico e le decisioni che ne sono derivate, si
è detto stufo di parlarne ed ha invitato tutti a rimettersi al lavoro: “Se vogliamo dar vita a una politica meno autoreferenziale, se vogliamo contribuire ad una politica che abbia a
cuore l’interesse nazionale, se vogliamo rispondere alla disaffezione dei cittadini, dobbiamo elevare la qualità, dobbiamo porre l’asticella al di sopra della bagarre quotidiana”, ha
affermato Fini durante la presentazione del progetto “Fare Italia nel mondo”.

“In un momento in cui il mondo corre, gli scenari sono in evoluzione, la politica è su altre faccende affaccendate – ha continuato – Lo avrei detto anche se non fosse successo quello che
è successo nelle ultime 48 ore, ma quello che sta accadendo è la conferma di una miopia collettiva, per la quale stiamo molto attenti a quello che accade oggi e molto meno attenti
a quanto accadrà domani”.
Poco velato, infine, è stato il riferimento al tipo di politica del Cavaliere, che è “fatta di tanta propaganda”, mentre “occorre tentare anche di elaborare una politica che sia
anche analisi”: “La politica oggi è presa da una sorta di quotidiana giostra – ha spiegato Fini – e mi auguro che anche molti fra noi capiscano che la politica non può essere la
perenne discussione sulla legge elettorale o il perenne conflitto tra maggioranza e opposizione”.
Certo la posizione di An adesso non è facile, anche se il partito fa quadrato intono al leader. Secondo Alemanno, infatti, “la pretesa di fare a meno di Alleanza nazionale è
illusoria” e “Berlusconi sbatterà la faccia contro questa realtà”, mentre Gasparri (uno degli esponenti di An in passato più berlusconiani) ha ribadito che “per fare un
grande partito tutti insieme bisogna sedersi attorno a un tavolo e definire un programma”: “Noi abbiamo un partito presente in tutta Italia con una storia e una tradizione – ha aggiunto – Non
possiamo dire dall’oggi al domani: sciogliamo il partito e mettiamoci in coda al gazebo”.

Al fianco del Cavaliere, intanto, si sono già schierati in molti e tra questi spicca un nome non sconosciuto a Fini: Storace. Il leader de La Destra, infatti, dopo aver scelto il
Cavaliere come testimonial per la costituzione del partito, ora inneggia alla “solidarietà vera e sincera per Silvio Berlusconi”: “Il centrodestra si divide tra chi vuole fare
opposizione e chi, invece, punta all’inciucio con la sinistra, imbastendo addirittura quello che viene etichettato come processo al leader della Casa delle libertà”, ha tuonato Storace
dal suo blog, rincarando la dose su Fini: “In ballo, almeno per quanto riguarda Fini, c’è la fissazione d’Oltralpe: troppi consiglieri e adulatori – ha sottolineato – gli hanno spiegato
che Sarkozy è arrivato all’Eliseo mettendo in discussione Chirac. E lui ha cominciato a bombardare il quartier generale, strafregandosene del consenso che Berlusconi riscuote nel Paese.
Tutto questo si chiama proprio personalismo. O frazionismo…”.
Secondo Storace, dunque, “così si sfascia e basta” e il fatto che “Berlusconi punti al consenso del Paese” è “molto meglio che i giochi di Palazzo in cui vogliono tuffarsi An e
Udc”.
“La Destra – ha concluso Storace – è indisponibile a lasciare Berlusconi da solo: a Berlusconi diciamo, con lealtà, che nessuno ci potrà chiedere di sostenere chi non
merita la nostra fiducia, chi alla spallata preferisce lo sgambetto”.

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