Feste di Ferragosto tra Lazio ed Emilia, i golosi appuntamenti di Fuoriporta

12 Agosto 2014
Continuano le feste di Fuoriporta….
Dal 12 agosto fino al 15 si festeggia a Casaprota in provincia di Rieti tra fettuccine ai funghi porcini e musica d’autore.
Dall’ 11 agosto fino al 17 si festeggia a San Lorenzo Nuovo, in provini di Viterbo, la Sagra degli gnocchi.
Solo il 16 agosto si mangia sotto le stelle a Castel di Tora in provincia di Rieti.
Solo il 15 agosto storione in tavola a Burana.
Burana lo storione è servito a Ferragosto
Un’affiatatissima squadra di amici, per l’occasione si trasformano in cuochi provetti, ed è pronta a deliziare i visitatori già dalle prime portate, con antipasti misti ai profumi del mare e antipasto agrodolce allo storione; si passa poi al risotto ai frutti di mare o allo storione, agli spaghetti torchiati allo scoglio e ai cappellacci di zucca al sugo di storione affumicato; la ricca carrellata di secondi prevede grigliata mista di pesce, fritto misto, spiedini di gamberi e lo storione in due varianti: alla griglia e in umido alla ferrarese; e se ancora non si è sazi, ad attendere i palati più fini c’è il piatto speciale a base di caviale con burro salato e carpaccio di salmone affumicato.
Le tracce dello storione sono antichissime, e si perdono negli angoli più remoti dell’Impero Romano, quando nuotava felicemente dall’Adriatico al Tirreno, finché la caccia indiscriminata ha finito per renderlo una specie rara, oggi protetta dalla convenzione di Washington; questa tradizione è da sempre fortissima nel Ferrarese, e ancora di più a Bondeno, che sorge proprio sulle rive del Po: fino a non molti anni fa, in queste zone era possibile trovare lo storione nel grande fiume e in molti dei suoi affluenti, oltre che lungo le coste adriatiche.
Da queste parti, poi, la buona cucina è una vera e propria religione, e non a caso Burana ospita il Museo della civiltà e della tradizione gastronomica, che in occasione della sagra può essere visitato. Per gli amanti della cultura, oltre al grazioso centro di Burana, merita una visita Bondeno, con la splendida pinacoteca Galileo Cattabriga e la Chiesa Arcipretale dedicata alla Natività di Maria Vergine, costruita nel 1114 per donazione di Matilde di Canossa, la Rocca Possente a stella, il Duomo di Bondeno e il Campanile di Matilde di Canossa. A meno di 20 chilometri, poi, c’è la splendida Ferrara con il suo centro storico, Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.
Scheda
Luogo – Burana frazione di Bondeno – Ferrara
Data – – 15 Agosto
Info: 3408505381
http://www.fuoriporta.org
Gnocchi a San Lorenzo Nuovo ed è festa
Nella terra in cui viene coltivata da secoli la patata dell’Alto Viterbese non potevano che organizzare la sagra degli gnocchi. Ma quella di San Lorenzo Nuovo è un appuntamento speciale nel quale questo gustoso primo piatto viene proposto in quattro varianti diverse, tutte buonissime: il classico ragù, con burro e salvia se non si ama il pomodoro, alla vodka se si gradisce il gusto amarognolo del distillato e infine con il pesto, per chi non resiste al profumo del basilico fresco. Dall’11 al 17 agosto il grazioso centro a pochi passi dal Lago di Bolsena offre l’opportunità di assaggiare questo particolare tipo di pasta realizzata rigorosamente con patate dell’Alto Viterbese, che trovano proprio nei terreni di origine vulcanica, permeabili e ricchi di potassio, le condizioni ideali per il loro sviluppo.
Ogni sera a partire dalle 19 si potranno assaggiare gli gnocchi – realizzati con le ostate fornite dalla Cooperativa Centro Agricolo Alto Viterbese di San Lorenzo Nuovo – insieme a una carrellata di piatti tipici della zona. Come antipasto, si andrà dalla freschezza del prosciutto e melone al gustoso tris di formaggi della Tuscia; come secondi, trippa e salsiccia, accompagnati da patatine fritte, insalata di pomodori e fagioli con le cotiche. Da queste parti la semina di questo legume avveniva nella terza decade di giugno, dopo la mietitura del frumento, per permetterne la maturazione intorno alla fine di agosto: da qui deriva l’appellativo di “fagiolo secondo”, in quanto prodotto di secondo raccolto, o “fagiolo della stoppia”, perché seminato sulle stoppie del frumento appena lavorate. Anche quest’anno la cena terminerà con il cocomero, uno dei grandi classici estivi.
Giunta alla 37esima edizione, questa sagra attira ogni anno centinaia di turisti non solo per il cibo di altissima qualità, ma anche per la particolare cornice nella quale si svolge: la splendida e ampia piazza Europa, di forma ottagonale, dove vengono sistemati oltre 500 tavoli sotto confortevoli gazebo. La piazza, sulla quale si affaccia la cattedrale di San Lorenzo Martire, fu progettata dall’architetto Francesco Navone che sviluppò la pianta del nuovo abitato sul modello della piazza ottagonale Amalienborg di Copenaghen, da cui si dipartono vie dritte e larghe che si intersecano ad angolo retto. A fare da contorno alla festa saranno le bancarelle, i giochi per bambini, la musica e i fuochi d’artificio.
Adagiato su una collina a 503 metri d’altezza, San Lorenzo Nuovo fu l’ultimo paese fondato dallo Stato Pontificio e gode d’estate della brezza proveniente sia dal mar Tirreno che dal lago; il bellissimo bacino di Bolsena, infatti, dista solo 5 chilometri e si può scorgere da vari punti panoramici interni al paese. L’antico abitato si trovava proprio sulle rive del lago, in una posizione poco salubre a causa della malaria: lo Stato Pontificio decise quindi di trasferirlo in un luogo più alto e salutare, e per questo motivo fu aggiunta la parola “nuovo” al nome della cittadina. Al suo interno, meritano una visita la Cattedrale di San Lorenzo Martire, che con i suoi 34 metri di altezza domina piazza Europa, e la Chiesa di Torano, poco fuori dal centro abitato. San Lorenzo Nuovo, peraltro, è situato in una zona strategica, fra boschi incontaminati e a due passi dal confine con l’Umbria e con la Toscana.
Scheda
Luogo – San Lorenzo Nuovo – Viterbo
Data – 11-17 agosto
Info: 3408505381
http://www.fuoriporta.org
Casaprota, le fettuccine son le regine della tavola con i funghi porcini
Uova, farina, funghi porcini e ovviamente olio extravergine di oliva. E’ un vero e proprio tuffo nei sapori della Sabina quello che propone, il 12 e 13 agosto, l’antico borgo di Casaprota in provincia di Rieti. Va infatti in scena la 39° edizione della “Sagra delle fettuccine ai funghi porcini”, una ricetta tipica della tradizione contadina che da queste parti viene realizzata con materie prime rigorosamente del posto: i gustosi funghi porcini che crescono abbondanti sui Monti Sabini e l’olio dal tipico colore giallo dorato con leggeri toni di verde, l’ingrediente che sublima il gusto delle fettuccine; un prodotto dal sapore intenso e aromatico che era conosciuto e lodato già dagli antichi Romani.
Lo stand gastronomico aprirà alle 19 e, dopo le fettuccine, i più golosi potranno assaggiare la carne condita sempre con i funghi ed altre gustose tipicità locali. La Sagra si inserisce nel ricco programma del Ferragosto Casaprotano, che tra i tanti appuntamenti di rilievo propone, giovedì 14, il concerto gratuito di Demo Morselli e Marcello Cirilli con la Big Band. Giochi, tornei e animazioni per grandi e piccoli non mancheranno nemmeno in questa edizione per far trascorrere ai turisti giornate all’insegna dell’allegria e della spensieratezza.
Casaprota, che sorge al km 56 della via Salaria, è un piccolo e grazioso borgo appartenuto all’Abbazia di Farfa, addossato ad un antico Castello. Di epoca romana sono le prime tracce e i primi insediamenti presenti nel territorio, dove i reperti delle ville e le iscrizioni sono sparse un po’ ovunque: per chi vuole dedicarsi alle escursioni, gli emblemi di un passato glorioso testimoniate da rovine romane e medievali – con tesori d’arte ben nascosti – saranno l’ambientazione degli itinerari da percorrere a piedi, in mountain bike o a cavallo.
La porta di accesso a Casaprota, di età rinascimentale, mostra gli alloggiamenti in pietra per i cardini del portone e la copertura interna con una volta a botte; e l’antico palazzo signorile – oggi Filippi – che si erge nella parte più alta del paese, presenta una facciata essenziale nella quale si aprono finestre cinquecentesche, sulla quale si staglia una torre circolare. Tra scorci mozzafiato e coltivazioni rigogliose, le piante di olivo restano comunque le grandi protagoniste del paesaggio della Sabina; le caratteristiche organolettiche tipiche di questo territorio fanno sì che il suo olio sia uno dei migliori d’Italia: un motivo in più per raggiungere Casaprota, circondata da una natura incontaminata fra colline dai mille colori, immersi fra sapori e aromi da riscoprire in tavola con i piatti tipici della tradizione.
Scheda
Luogo – Casaprota – RI
Data – 12- 13 agosto
Info: 3408505381
http://www.fuoriporta.org
Mangiando sotto le stelle a Castel di Tora
Gustare i migliori piatti della tradizione Sabina ammirando un cielo straordinariamente limpido e buio, avvolti dalle costellazioni dello Zodiaco e dalla Via Lattea. Il tutto passeggiando lungo i vicoli di uno dei borghi più belli d’Italia, arroccato su una delle rive del suggestivo Lago del Turano. A Castel di Tora, l’antica Castelvecchio a pochi chilometri da Rieti, torna sabato 16 agosto l’appuntamento con “Mangiando sotto le stelle”, la manifestazione che abbina le degustazioni enogastronomiche alla possibilità di godere dello spettacolo che offre il cielo stellato visto dagli alti affacci del centro storico castelvecchiese. La cucina sarà quella sana e gustosa di una volta, curata dalle esperte massaie del posto che organizzeranno i vari punti di ristoro nei luoghi più suggestivi di Castel di Tora: piatti salati e dolci, tutti di antica tradizione e ovviamente buonissimi, dalla trippa alle pizze fritte, e impreziositi dal sapore che solo l’olio extravergine d’oliva della Sabina sa regalare ai piatti. Il percorso enogastronomico aprirà alle 19 e, prima e dopo lo spettacolo musicale che farà da sottofondo alla festa, i visitatori potranno alzare gli occhi al cielo e scoprire i segreti più nascosti della Luna, sorvolando con lo sguardo le valli e le pianure e lasciandosi rapire dalle centinaia di stelle che illuminano il paese. Castel di Tora è infatti un luogo dal fascino magico, abitato durante l’anno da 300 persone e pronto a rianimarsi ogni estate; un borgo che nei mesi di luglio e agosto apre le porte ai suoi concittadini sparsi per il mondo e ai nuovi visitatori, consentendo a tutti di riscoprire quel senso di comunità e identità legato alla cucina e alle antiche tradizioni. Castel di Tora conserva ancora la torre pentagonale del Castello, costruito intorno all’anno Mille. Ed è proprio a quel periodo che risalgono le prime testimonianze storiche del paese, che fino al 1864 si chiamava Castelvecchio, quando si decise di legare il suo nome a Tora, antico insediamento sabino nel quale avvenne – nel 250 d.C. – il martirio di Santa Anatolia. A lei è dedicato un santuario, che si erge su una collina attigua al paese, mentre nel borgo antico meritano una visita la chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista e la Fontana del Tritone.
Scheda
Luogo – Castel di Tora – Rieti
Data – 16 agosto
Info: 3408505381
http://www.fuoriporta.org
Redazione Newsfood.com