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Farmacisti in sciopero contro la “caparbia e ottusa inamovibilità di Federfarma”

By Redazione

Il prossimo 21 dicembre i farmacisti incroceranno le braccia per protestare contro il blocco delle trattative per il rinnovo del CCNL scaduto da quasi 2 anni, la mobilitazione è stata
indetta dalle parti sociali in risposta alla “caparbia e ottusa inamovibilità di Federfarma” in merito alla riapertura del tavolo, che è fermo sulla proposta di un aumento
economico pari a ? 140,00 al I livello in 4 anni e di un incremento dell’indennità quadri di ? 20,00, oltre alla richiesta di flessibilità oraria con articolazione multiperiodale
su base annua che i sindacati definiscono “inaccettabile”.

Al contrario, le parti sociali richiedono un aumento pari a ? 180.00 al 1° livello per tutta la vigenza contrattuale, l’incremento dell’indennità dei Quadri, la regolamentazione
degli E.C.M., l’avvio della Previdenza e Assistenza Integrativa e una più opportuna una regolamentazione della flessibilità.
La nota diffusa da Fisascat, infatti, denuncia che “l’aumento salariale proposto è assolutamente insufficiente e proporzionalmente risulta inferiore a quanto ottenuto nei rinnovi del
contratto del turismo e nel contratto dell’imprese di pulimento” e che la “regolamentazione dei turni e dei nastri orari” deve essere “fatta a livello territoriale” per “dare un effettivo
miglioramento del servizio farmaceutico nell’ambito di un più ampio servizio sanitario regionale”.

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