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Etichettatura di prodotti importati: Normativa, l’esperto risponde

Etichettatura di prodotti importati: Normativa, l’esperto risponde

By Redazione

 

“Spetta all’importatore garantire la corretta etichettatura dei prodotti alimentari -Risponde Alfredo Clerici, Tecnologo Alimentare, responsabile della rubrica  “Normativa Alimentare e Consumatori” di Newsfood.com e autore di diverse pubblicazioni in tema di Etichettatura-.

Ci scrive Giulio:

Da circa 2 anni e mezzo sto commercializzando un prodotto in tutta Italia. Il prodotto viene fatto in Messico ma la Società Messicana, per non avere a che fare con le normative e i vincoli che il Messico potrebbe avere con ogni Stato Europeo, ha creato una sede in Inghilterra; dall’Inghilterra, quindi, il prodotto viene spedito a me in Italia, in Germania, in Francia e in quasi tutta l’Europa, e l’importazione avviene in Inghilterra. Per rispettare la normativa sulle etichette io sostengo dei costi nel far attaccare sul pacchetto la traduzione in italiano degli ingredienti (si, perchè il pacchetto è scritto tutto in inglese), quindi il “mio” pacchetto costa leggermente di più per queste motivazioni.

Ho notato che dall’Austria lo stesso prodotto arriva in alcuni negozi del nord-est con il pacchetto tutto scritto in tedesco. So che nel caso di privati che acquistano su Ebay su internet, la merce non ha l’obbligo della traduzione degli ingredienti in italiano.  

Il mio quesito è:

1 ) Il grossista austriaco ha l’obbligo di far attaccare sul pacchetto la traduzione in italiano prima di  far entrare il prodotto in Italia?

Se il grossista austriaco ha questo obbligo è in torto lui e i negozi che gli prendono la merce e c’è una concorrenza sleale. Se il grossista austriaco non ha l’obbligo di far attaccare la traduzione in italiano nemmeno io, quindi, avrei l’obbligo e posso spedirla, così come mi arriva il pacchetto, abbassando il prezzo. Inoltre se il grossista austriaco non avesse l’obbligo di “far attaccare la traduzione degli ingredienti” nemmeno io ho questo obbligo se decidessi di spedire la “mia” merce in Austria, in Svizzera, in Germania ecc. ecc…

Grato di una risposta, distinti saluti,

(lettera fimata)

Egregio signor Giulio,

comincio con un’osservazione preliminare.
Sia l’attuale normativa italiana (decreto leg.vo 109/92) che il recente regolamento europeo (reg. 1169/11) sono chiari sull’argomento: le informazioni obbligatorie sugli alimenti appaiono in una lingua facilmente comprensibile da parte dei consumatori degli Stati membri nei quali l’alimento è commercializzato.

In altre parole, in Italia le etichette devono essere in italiano.
Ciò detto, veniamo ai quesiti:
Prodotto importato in Italia: a chi spetta l’onere di assicurare l’etichettatura in lingua italiana?

Così la Corte di Cassazione (n. 6323 del 26.3.99):
“quando un prodotto alimentare sia confezionato all’estero e provenga da un produttore straniero non soggetto alla legge penale italiana, a carico dell’importatore è posta una responsabilità molto più specifica di quella del commerciante al dettaglio. Infatti, l’importatore deve accertare la rispondenza alla normativa sanitaria dei prodotti con controlli non soltanto formali ed esterni, ma tali da garantire la qualità del prodotto anche se importato in confezioni originali.”

Se, quindi, l’importatore deve accertarsi della rispondenza alla normativa sanitaria, a maggior ragione a lui spetta di garantire la corretta etichettatura dei prodotti. Poiché è lei l’importatore per l’Italia, a lei compete l’obbligo di sovraetichettare.

Sono regolari le confezioni etichettate unicamente in tedesco?

Come accennato in premessa, sicuramente no.
In questo caso la responsabilità ricade sia sull’eventuale importatore (come entrano in Italia?) sia anche sul commerciante al dettaglio (cfr art. 19 legge 283/62).

Per i prodotti acquistati su eBay non vi è l’obbligo delle diciture in italiano?

Falso.
L’art. 14 del citato regolamento 1169/11 si occupa specificamente delle vendite “mediante tecniche di comunicazione a distanza”, ma non vi è alcuna deroga all’obbligo di utilizzare etichette in italiano.

Se esporto la merce, ho l’obbligo di etichettarla nella lingua dei Paesi di destinazione?

Come detto, l’obbligo riguarda l’importatore non l’esportatore.
Naturalmente, in sede di trattativa commerciale, l’esportatore può assumere questo incarico, ma ciò non riguarda la legge, bensì unicamente l’eventuale accordo tra le parti.

Spero di aver chiarito i suoi dubbi.

Cordialmente.

Alfredo Clerici
Tecnologo Alimentare
Redazione Newsfood.com

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