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Eccellenze valtellinesi nella Milano del Giornalismo

Eccellenze valtellinesi nella Milano del Giornalismo

By Redazione

Attilio Scotti:
POKER DI ECCELLENZE VALTELLINESI NELLA MILANO DEL GIORNALISMO
“successo annunciato al Circolo della Stampa della cena di gala con carosello di proposte ben orchestrate da chef della valle tra cui pizzoccheri  (per oltre centoventi persone),
quasi perfetti.”

Alla presenza del Presidente della Provincia di Sondrio, Dott. Massino Sertori, e di Emilio Rigamonti,  Presidente di CHE GUSTO (nota: complimenti per la sua verve,
anfitrione perfetto che ha commentato tavolo per tavolo le varie portate) e in collaborazione con il Consorzio Turistico Provinciale  e la Camera di Commercio di Sondrio, si
sono dipanate oltre due ore di “eccellenze valtellinesi sulle tavole di Lombardia“.  
Uno spartito secco, tagliente, vero e senza inutili ghirighori che la cucina della fantasia, della destrutturazione o molecolare  hanno proposto per anni.
Un ritorno a sapori netti, chiari e semplici: dalla bresaola ai pizzoccheri scarrellati a mano  ad un carosello con “verticali” con tre annate di Bitto dop (grandissimo)
che giocava a rimpiattino nella sfumature gentili di tre annate di Casera dop da manuale, serviti con il miele di Prato Valentino e di alta montagna.
Per finire, l’ottima torta alle mele di Valtellina.  
Bravi gli chef della Florida di Mantello che hanno curato la cena sotto l’occhio vigile del patron Plinio Vanini in grande spolvero.
Eventi come quello di martedi 12 gennaio a Milano sono certamente un modo concreto e goloso per consegnare ai numerosi giornalisti e tv di varie testate quei  veri” saperi & sapori
valtellinesi” che a volte sono “traditi” (anche in Valtellina e soprattutto in alta valle) da disinvolti mercenari della ristorazione.
Ricorrono alla cucina precotta, surgelata e con ingredienti assolutamente inidonei alla grande tradizione valtellinese.  
Ma anche qualche piccolo neo organizzativo: microfoni gracchianti ed  inadatti alla grande sala,  i grandi vini valtellinesi serviti in bicchieri inadatti con i grandi rossi a
temperatura dei bianchi, l’ottima cardinalizia bresaola servita con la rucola (ma quando la finiremo di mettere la rucola dappertutto?) e qualche inciampo  nella descrizione dello
spartito.
(pizzoccheri della Valtellina “fatti” a mano: ma i pizzoccheri, non sono “scarrellati” a mano?”)
Attilio Scotti
Enogastronomade

Caro Attilio,
stavolta ti invidio un po’ e spero in una prossima occasione  per esserti di “aiuto” nell’ardua impresa di assaggi delle vere tipicità valtellinesi.
Concordo con te anche per la rucola: oggi la troviamo anche nel gelato.
Che ci sia una “Rucola Connection” gestita da qualche gang interplanetaria?
E che mi dici degli “schiavi” che producono la Bresaola?
Che ne dici di fare un bel servizio, per fare un po’ di chiarezza, sia sul vero Bitto di montagna che sulla Bresaola?
La troupe di Newsfood.com+WebTV è già sul piede di partenza…con le cineprese sulle spalle e le macchine fotografiche a tracolla.

Giuseppe Danielli

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