Dieta, in due è meglio

I ricercatori dell’Università del Minnesota lanciano un messaggio a chiunque, con problemi di peso, abbia difficoltà a seguire una dieta controllata: provate ad affrontare il nuovo
regime alimentare insieme alla vostra compagna (o compagno), sarà meglio per entrambi.

Lo studio americano, pubblicato su International Journal of Obesity, si è basato sull’osservazione di 357 coppie sposate, già coinvolte in un programma di ricerca sulle patologie
cardiovascolari nei pazienti in soprappeso con diabete di tipo II.

Nel corso del monitoraggio, durato 12 mesi, i soggetti sono stati suddivisi in due gruppi: chi da «solo» si sottoponeva ad un intervento intensivo sullo stile di vita e chi viveva
sotto lo stesso tetto di malati sottoposti alle cure standard per il diabete.

Confrontando i risultati delle due sezioni, si è così notato come le persone che convivevano con individui sottoposti ad un programma dietetico più rigido erano dimagrite in
media di circa 2,2 kg, rispetto alla media di circa 0,2 kg osservata nell`altro gruppo.

Non è tutto: l`indice di massa corporeo era inferiore del 5%.

I ricercatori americani hanno così potuto concludere come l’argomento «educazione alimentare» acquisti una diversa consistenza quando viene affrontato in un contesto
collettivo, con individui tra loro legati da stima ed affetto, rispetto a quando è gestito in solitaria.

Per questo motivo, gli scienziati americani sponsorizzano la diffusione della cultura dell’alimentazione corretta all’interno del nucleo famigliare: anche il più ostinato dei mangioni, o
il più irriducibile nemico delle diete, può cambiare idea se l’obiettivo diventa aiutare il coniuge a vivere meglio.

Matteo Clerici