«Diciamo no agli OGM per garantire qualità e tipicità»
31 Ottobre 2007
Firenze – ‘Convenienza, qualità, sicurezza delle filiere agroalimentari’, questo il titolo del convegno organizzato da Coop, associazione distretto tirrenico, a sostegno della
campagna ‘Liberi da Ogm’.
Proprio sulla lotta agli Ogm e sull’obiettivo di raccogliere 3 milioni di firme per bandire le coltivazioni geneticamente modificate dal territorio europeo, si è concentrato l’intervento
dell’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni. «La battaglia sugli Ogm – ha detto l’assessore – è una battaglia per l’identità del nostro territorio e delle sue
colture, per garantire quello straordinario patrimonio di tipicità e di qualità che rende la nostra regione unica al mondo».
«Questa importante mobilitazione di cittadini, società civile, mondo dell’associazionismo e della cooperazione – ha aggiunto – si sviluppa in una fase delicatissima: la recente
autorizzazione della Ue all’importazione di 4 prodotti transgenici (tre tipi di mais e 1 di barbabietola da zucchero) anche se non per usi alimentari, è l’ennesimo, preoccupante segnale
che ci giunge dalle istituzioni europee. Per questo è necessario una volta di più incentivare una battaglia che è sostenuta da gran parte dell’opinione pubblica (in tutti i
sondaggi europei la netta maggioranza dei cittadini si dimostra contraria agli ogm). La Toscana è in prima fila: lo è in quanto prima regione italiana ad aver approvato
(già nel 2000) una legge contro gli Ogm, lo è in quanto guida della rete di 44 regioni europee Ogm free, lo è perché ‘geneticamente’ contraria alla standardizzazione
delle colture che sarebbe imposta dall’introduzione di piante transgeniche».
L’assessore ha anche ricordato come l’azione a livello comunitario della regione riguardi tutta le filiera agroalimentare e quindi anche la possibilità di introdurre Ogm, attraverso i
mangimi. «Per questo – ha detto – stiamo organizzando una grande iniziativa sulla soia non Ogm a Bruxelles. All’appuntamento, in programma il 5-6 dicembre, saranno presenti produttori da
tutto il mondo, rappresentanti delle grandi catene della distribuzione, esponenti delle istituzioni europee e nazionali. Ci aspettiamo da questa iniziativa un ulteriore rilancio sul tema della
garanzia di mangimi esenti da Ogm, a tutela del consumatore».
L’assessore ha poi accolto positivamente gli stimoli pervenuti dalla Coop circa una più forte ed oculata organizzazione degli attori della filiera agroalimentare toscana.
«Lavoriamo – ha concluso – ad alcuni grandi progetti di filiera: accordi, patti o piattaforme di fornitura. Il Piano di sviluppo rurale consente di costruire queste esperienze, che
avranno priorità sugli altri progetti. E’ il giusto modo per tenere assieme gli obiettivi di qualità, di sicurezza e di convenienza per i consumatori».
Massimo Orlandi