Denuncia dell’UE: il 55% dei siti di e-commerce è inaffidabile

10 Settembre 2009
Circa un quarto dei consumatori europei usa Internet per fare acquisti on line (specialmente tecnologia), spendendo circa 6,8 miliardi di Euro l’anno.
Ma, nonostante tale volume di affari, essi si muovono in un territorio insidioso, più della metà dei siti di E-commerce, infatti, inganna o disorienta il cliente.
Questo è il risultato dell’analisi del commissario UE per la tutela dei consumatori Meglena Kuneva, che ha controllato più di 369 portali, distribuiti in 29 Paesi (i 26
dell’Unione Europea più Islanda e Norvegia).
I dati mostrano cosi come il 55% dei siti Web non informino il consumatore sui propri diritti o sui costi di spedizione. Due terzi, invece, trattengono le informazioni, o le distribuiscono in
maniera incompleta, sui diritto di recesso entro sette giorni e di restituire il prodotto senza dover motivazioni. Un terzo, infine, non fornisce numeri di telefono o indirizzo privando cosi’ i
consumatori di un punto di riferimento in caso di problemi con la merce.
Il commissario Kuneva ha così invitato le autorità nazionali a prendere i provvedimenti legislativi necessari, infliggendo varie sanzioni (tra cui la chiusura) a quei siti che
continuino ad operare al di fuori delle regole: “C e’ molto da fare nei mesi a venire per ripulire questo settore” ha affermato la donna.
Matteo Clerici