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Ddl sicurezza, i medici potranno segnalare gli stranieri irregolari

By Redazione

 

Firenze – I medici potranno segnalare gli stranieri irregolari. Il Senato ha approvato un emendamento al ddl sicurezza presentato dalla Lega, primo firmatario il presidente del
gruppo Federico Bricolo, che prevede la cancellazione del divieto per i medici di segnalazione alle autorita’ degli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie
pubbliche.

L’abrogazione del divieto mina alla base l’articolo 32 della Costituzione: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettivita’, e
garantisce cure gratuite agli indigenti.

Chi, in condizioni di clandestinita’, sotto la minaccia dell’espulsione e magari dell’allontanamento dalla propria famiglia, si rechera’ dal medico se non avra’ la certezza di non
essere segnalato alle autorita’ di polizia? E cosa fara’ il genitore ‘irregolare’ il cui figlio si ammala, si rechera’ immediatamente dal medico come facciamo tutti noi o aspettera’ che
il piccolo sia moribondo?

Ma se sotto il profilo umano, civile e costituzionale si tratta di una crudelta’ che va a punire esseri umani in quanto tali, le conseguenze saranno disastrose anche per tutti i
‘regolari’, italiani e immigrati. Un esempio banale, su cui forse gli onorevoli Senatori avrebbero potuto riflettere anche solo mezzo minuto? Un clandestino che ha una malattia
infettiva e non si cura per paura di essere espulso, prima o poi infettera’ qualcuno anche non clandestino e non immigrato. Aids, tubercolosi, scabbia, etc. etc. etc. Per non parlare
degli aborti clandestini, cui saranno costrette a ricorrere le donne straniere senza titolo di soggiorno.

Certamente ci auguriamo che la Camera bocci questa modifica, ma visto il livello di preparazione e la portata intellettuale e umana di molti dei nostri legislatori, ne dubitiamo. Prima
di un eventuale intervento del giudice costituzionale, che ci auguriamo avvenga al piu’ presto qualora il ddl divenisse legge cosi’ com’e’, invitiamo medici e dirigenti sanitari a
rendere nota con urgenza la politica adottata da ciascuna struttura sanitaria. Insomma, si appendano cartelli all’entrata dei pronti soccorsi e delle altre strutture sanitarie con
scritto: “In questa struttura lavorano medici, non delatori”. O viceversa.

Pietro Yates Moretti, vicepresidente Aduc

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