FREE REAL TIME DAILY NEWS

Dal Consiglio dei Ministri via libera al Trattato di Lisbona

By Redazione

Il Consiglio dei Ministri ha oggi approvato il disegno di legge di ratifica ed esecuzione del Trattato di Lisbona che modifica il Trattato sull’Unione Europea e il Trattato che istituisce la
Comunità europea, ora, l’esame del disegno di legge passa al Parlamento.

«Grande soddisfazione» è stata espressa dal ministro Ronchi che ora ritiene «importante che il Parlamento faccia in tempi rapidi la sua parte».

Il Trattato di Lisbona è stato firmato il 13 dicembre 2007 e una revisione dei due principali trattati dell’Unione Europea, ridenominati «Trattato sull’Unione Europea» e
«Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea». È disponibile il testo consolidato dei due principali trattati, con le modifiche apportate dai singoli articoli del
Trattato di Lisbona.

Per poter entrare in vigore, il Trattato di Lisbona deve essere ratificato da tutti i 27 Stati membri. A ciascuno di essi spetta decidere, in base alle proprie norme costituzionali, se
procedere alla ratifica mediante referendum o voto parlamentare. Secondo le tradizioni giuridiche e storiche dei vari paesi, le procedure previste dalle Costituzioni in questo senso non sono
identiche e comportano l’uno o l’altro dei due tipi di meccanismi seguenti, o addirittura entrambi:

» la via «parlamentare«: il testo è approvato in seguito al voto di un testo riguardante la ratifica di un trattato internazionale dalla o dalle camere parlamentari
dello Stato;

» la via «referendaria«: un referendum viene organizzato e sottoposto direttamente ai cittadini che si pronunciano a favore o contro il testo del trattato.

Il 23 maggio 2008, con il voto favorevole del Bundesrat, la Germania è diventata il quattordicesimo Stato membro ad aver concluso l’iter di ratifica parlamentare del Trattato di Lisbona, dopo Ungheria, Malta, Slovenia,
Romania, Francia, Bulgaria, Polonia, Slovacchia, Portogallo, Danimarca, Lettonia, Irlanda, Lituania. L’Irlanda si esprimerà sul nuovo trattato anche attraverso un referendum popolare, in
programma per il 12 giugno.

L’obiettivo è che, una volta completato il processo di ratifica, il trattato possa entrare in vigore il 1° gennaio 2009, in modo che le sue disposizioni trovino applicazione prima
delle elezioni del Parlamento europeo del giugno dello stesso anno. L’attuale Trattato di Nizza, entrato in vigore nel 2003, resterà il punto di riferimento dell’attività dell’UE
fino a quando tutti i paesi europei non avranno completato il processo di ratifica del Trattato di Lisbona.

Per saperne di più:
– L’approfondimento sul futuro dell’Europa su questo sito
– Cronologia dettagliata delle principali tappe del
processo di riforma istituzionale dell’UE che ha condotto al trattato di Lisbona (portale Europa)
– Tutto sul Trattato di Lisbona (portale Europa)

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: