Coronavirus, Europa tentenna e la fierezza di essere Italiano. Grazie Italia, by Comolli

10 Marzo 2020
Milano, 10 marzo 2020
Ai tempi del Coronavirus
In Svizzera tutto normale. In Germania nessun dato disponibile: forse… ma… se… dipende!
Felice di essere italiano in questo momento: grande dimostrazione di trasparenza, onestà civile, assoluta educazione.
E’ così che si combatte una Europa ferma su tutto:
da Erdogan al Covid 19. Un bel esempio da Disneyland-Parigi.
Ecco un altro esempio positivo dell’Italia “spot” realizzato non da italiani, da diffondere e moltiplicare nel mondo: https://www.cinematographe.it/news/the-italian-recipe-film-italo-cinese-ultimo-ciak/
Scrivo una riflessione soprattutto in chiave di sdrammatizzare e – senza presunzione – di analisi ad alta voce con me stesso. Premetto, colpe a nessuno personalmente, ma credo che troppe decisioni dei vertici siano state prese scelte dalla politica e non da “esperti”.
Nel 2009, poi anche nel 2012 seppur fortemente contrario alle scelte di Monti e dei “professori”, ebbi l’ardire di scrivere, di dire e peggio ancora di spiegare ai corsi master che facevo in alcune università top italiane, che una crisi finanziaria-economia di quella portata avrebbe/sarebbe stato un segnale importante da prendere al volo, su cui riflettere per… cambiare vita, parametri, fattori.
Nulla fu come prima, nulla consentì di recuperare reddito, profitti, stili di vita… ma nessuno-nulla cambiò nulla.
Sono recidivo: dopo che il 21 febbraio 2020 scoppiò “pubblicamente” sui giornali (ma da più di 60 giorni già la Cina era nella tenaglia e nulla faceva prevedere nulla di buono) il dramma coronavirus, e mi misi autonomamente subito in “autoclausura e autoquarantena” perché il giorno prima ero stato a Codogno, Lodi, Santo Stefano.
Oggi dichiaro che il covid19 comunque si comporti (NB: sono convintissimo che i virologi e infettologi italiani lo sconfiggono di sicuro) può farci cambiare vita.
Non sono solo recidivo sulla positività di certe catastrofi, ma anche pieno di speranza, pieno di vita. Poi penso anche a quanto Cernobyl non ci abbia fatto cambiare, quanto partigiani e uomini come mio padre si rivolterebbero nella tomba per la rinascita di focolai fascisti, al danno incommensurabile del fumo nero su Pechino, alla catastrofe di tanti animali dimenticati e persi negli ultimi decenni, alle troppe guerre striscianti in tanti paesi e allora la risposta diventa sempre più difficile e pesante.
Di fronte ad una infezione così virale e veloce nel diffondersi, i nostri vertici non sono stati e non sono capaci di prendere decisioni più che impopolari o politicamente corrette o contro l’avversario politico, urgenti, drastiche, forti?
Giustamente qualche giornalista e intellettuale da giorni martella sul fatto che “obbligare”, peggio ancora invitare, senza una struttura logistica-organizzativa che controlla a tappeto il territorio, almeno le attuali zone rosse, non serve a nulla. un po’ come le leggi ordinarie che impongono un determinato autocontrollo dell’utente, ma poi solo quando viene casualmente pescato uno su 1 milione, quello viene sanzionato, cazziato… alla faccia dei 999.999 sfuggiti impunemente all’obbligo.
E’ questo il modello che vogliamo perseguire? Il prof Galli da subito, il prof Burioni anche, sono stati i primi a spingere su una scelta drastica-forte. Per giorni non si è sentita la voce del più autorevole e più responsabile (credo) organo sanitario nazionale, l’Istituto Superiore della Sanità.
La Protezione Civile ha bisogno di un vertice più alto, decisionista, non politico, molto esperto di sanità, logistica, organizzazione, controlli veri. Si dibatte ancora se chiudere o no il Parlamento Europeo con 5000 persone che da gennaio a oggi si sono mosse in tutti i paesi europei con contatti ovunque. Si pensa che qualche vaucher o ticket risolvano le pesanti questioni di imprese e di cittadini?
Il virus non ha confini amministrativi regionali: lo abbiamo capito? Crediamo che un +20% del prezzo al consumo di tutti i prodotti alimentari, anche sui banchi dei mercatini agricoli non solo sugli scaffali, poi torni indietro? Il prezzo della benzina e del gasolio è ancora quando il petrolio costava 60 dollari al barile, oggi 40 dollari!
Più che rette asili, i nostri politici possono arrivare a pensare strategie strutturali, infrastrutturali, strumentali. Non avevo – purtroppo – ragione quando dicevo che in una città un solo mega-ospedale di 5 piani tutti ammassati e un solo pronto soccorso non è in linea con lo “stato reale” delle persone e delle malattie?
Non avevo visto giusto quando ho chiesto – a gennaio 2020 – di adottare per l’Italia lo stesso modello – rivisto in meglio – del foglio vede Usa che una volta dovevi compilare in aereo come “autodenuncia” e se raccontavi una balla non avevi una multa, ma la galera immediata!
In Svizzera, ma intendo anche Locarno e Bellinzona, con centinaia di “lombardi” transfrontalieri, non c’è una banca o una assicurazione o un centro commerciale fermo o chiuso. La Germania dei Lander non ha o non vuol fornire nessun dato, anche l’UK-Brexit è un po’ stitica nel fornire informazioni: molti lavaggi di mani… ma niente prevenzione, niente chiusure e blocchi.
Sono felice di essere italiano in questo momento: una onestà intellettuale e politica – che vede sull’aspetto sanitario e salute pubblica in sintonia anche maggioranza e opposizione – da primo paese al mondo. Realtà, condivisione, solidarietà, sostenibilità, verità, sforzi comuni, grande professionalità… cosa vogliamo di più da un paese che negli ultimi 11 anni è stato bastonato “finanziariamente” da tutti? Grazie Italia.
Ma urge mettere mano , dopo la sanità-salute, alla economia e alle tasche degli italiani. Intanto come intendiamo spendere gli 800 milioni per la comunicazione della difesa e del valore reale del “made (and style) in Italy” nel mondo? Ancora fiere all’estero? comparsate e palcoscenici per qualche politico o addetto ai lavori o qualche praticante in pratiche burocratiche? Cosa fa Disneyland-Parigi: chiude per 15 gg ma intanto ristruttura, tutto sarà 5.0, investe in strutture e servizi, si potrà divertirsi anche on-demand e act-digital. Intanto fa booking online in 45 paesi nel mondo con messaggio pubblicitario in Tv e radio con pacchetti sconto paurosi (anche il 40%) per chi prenota prima della riapertura a fine marzo. E l’Italia? I musei italiani? I territori Docg Doc, i grandi Dop formaggi e salumi? Ci sono alcuni “spot” fatti da stranieri che possono distruggere la pistola sul piatto di spaghetti dei tedeschi di anni fa e il virus condito con la grande pizza dei francesi di pochi giorni fa: questo dimostra la paura, la debolezza e l’animalismo dei media (nb: l’animale sano attacca subito il suo simile ammalato per restare il solo a mangiare!) degli altri, non la debolezza dell’Italia!
Giampietro Comolli
Newsfood.com
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Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici
Mob +393496575297
Editorialista Newsfood.com
Economia, Food&Beverage, Gusturismo
Curatore Rubrica Discovering in libertà
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