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Confagricoltura pianta a Maranello il primo di 5 milioni di alberi

Confagricoltura pianta a Maranello il primo di 5 milioni di alberi

By Redazione

A Maranello (Modena), al Parco Enzo Ferrari, Confagricoltura ha messo a dimora una “pianta simbolo” del progetto di piantare 5 milioni di alberi per rilanciare il ruolo di boschi e foreste in
tutte le loro funzioni positive: dall’assorbimento di ossido di carbonio ed emissione ossigeno, alla tutela della biodiversità, alla conservazione della qualità del paesaggio, al
contenimento del dissesto idrogeologico.Un impegno, quello di Confagricoltura, in più occasioni apprezzato dallo stesso ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo.

“L’albero simbolo”, piantato da Confagricoltura a Maranello, è un faggio di 25 anni, autoctono, alto 6 metri, trapiantato costantemente in vaso. Alla cerimonia erano presenti il
presidente nazionale di Confagricoltura Federico Vecchioni ed il direttore generale Vito Bianco, il presidente degli agricoltori modenesi Alberto Dallari Bondanini ed il sindaco di Maranello
Lucia Bursi.

Confagricoltura – ha ricordato il suo presidente Vecchioni – riaffermando la stretta interconnessione tra agricoltura e ambiente, ha avviatoil progetto di piantare nuovi boschi per oltre 15
mila ettari. Il piano messo a punto da Confagricoltura, diretto prioritariamente alle aziende agricole ed alle aree pubbliche e demaniali, non trascura il rimboschimento di aree non agricole,
anche a fini paesaggistici e di protezione del territorio.

“Vogliamo contribuire aricostituire il potenziale forestale del Paese per prevenire frane e alluvioni – ha detto Vecchioni -. Il ruolo di alberi e foreste come freno a questi fenomeni è
fondamentale in quantolepiante hanno la doppia funzione di assorbire l’acqua e rallentarne la velocità di scorrimento sul suolo”.

La selvicoltura è indubbiamente il settore che ha le maggiori potenzialità per attenuare il cambiamento climatico; ogni albero consente di eliminare, nel corso della sua vita,
circa 700 chili di CO2atmosferica. Il piano di Confagricoltura prevede quindi di mettere a dimoraun alto numero di piante per ettaro, sia per rendere più importante l’assorbimento di
CO2, sia per ottenere risultati visibili in tempi brevi.

“La Ferrari è il simbolo del made in Italy di successo, che corre e vince. Questo albero – ha concluso Federico Vecchioni – è la nostra Ferrari; è il simbolo un’agricoltura
impegnata costantemente per la collettività. Lo abbiamo ricordato ieri alla presenza del Presidente della Repubblica Napolitano, ci piace farlo oggi a Maranello”.

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