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Cereali: ripristino dei dazi all’import per favorire la commercializzazione del prodotto “made in Italy” a prezzi equi

Cereali: ripristino dei dazi all’import per favorire la commercializzazione del prodotto “made in Italy” a prezzi equi

By Redazione

 

La Cia sollecita il ministro Zaia ad intervenire presso il commissario Ue all’Agricoltura Fischer Boel.

La sospensione dei dazi venne decisa per far fronte all’impennata dei prezzi. Ora, in una fase produttiva decisamente positiva, la misura va reintrodotta.

Sollecitata un’indagine sul fenomeno di importazione massiccia di grano duro di dubbia qualità sul territorio italiano, come è avvenuto di recente nei porti
pugliesi.

Ripristino immediato dei dazi all’importazione dei cereali per favorire la commercializzazione del prodotto italiano ad un prezzo equo per l’agricoltore. E’ quanto
chiede la Cia-Confederazione italiana agricoltori al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia sollecitando ad intervenire presso il commissario Ue
all’Agricoltura Mariann Fischer Boel affinchè si muova in questa direzione.

La Cia ricorda che la sospensione temporanea dei dazi doganali all’importazione di cereali fu decisa per far fronte all’impennata dei prezzi mondiali. Sospensione che
è tuttora vigente a livello comunitario e si applica alle importazioni di prodotto sia di alta qualità che di media e bassa qualità.

La decisione di sospendere i dazi all’importazione comunitaria di cereali, dunque, era stata assunta al fine di garantire al mercato comunitario, in una fase di elevato deficit
produttivo e prezzi di mercato incontrollabili, un approvvigionamento di cereali dai paesi terzi a prezzi più bassi. La decisione di sospendere temporaneamente il dazio venne
assunta con il regolamento Ce 1/2008 del 20 dicembre 2007 per la campagna di commercializzazione 2007/2008. Tale sospensione è stata rinnovata nel giugno scorso anche per la
campagna 2008/2009. Pertanto, fino al 30 giugno 2009 non verranno applicati dazi all’importazione di cereali extracomunitari. Tuttavia, cita il Regolamento comunitario 608/2008
“la sospensione dei dazi deve peraltro poter essere immediatamente revocata in caso di turbativa o di rischio di turbativa sul mercato comunitario, a causa dei quantitativi
importati o della disponibilità sul mercato di quantitativi sufficienti a garantire l’equilibrio del mercato”.

La richiesta della Cia è avvalorata anche dal fatto che, nonostante l’annata decisamente favorevole all’approvvigionamento di materia prima italiana per la
trasformazione industriale, recentemente è stato riscontrato l’arrivo nei porti pugliesi di ingenti quantitativi di grano duro e semiduro di non elevata qualità
provenienti prevalentemente dal Messico.

Nell’attuale condizione di mercato, con il prodotto italiano disponibile in quantità e qualità, ed una quotazione al ribasso presso le Borse merci, la Cia al
ministro Zaia ha anche chiesto di intervenire per verificare, attraverso una indagine conoscitiva, la reale portata del fenomeno di importazione massiccia di grano duro di dubbia
qualità sul territorio italiano. Si fa presente che tale fenomeno è presente sul mercato italiano da numerosi anni.

Al momento, le stime sulla campagna del grano duro in Italia -afferma la Cia- lasciano ben sperare sulla disponibilità di quantitativi elevati di prodotto di origine interna.
Tuttavia, viene rilevata una situazione di squilibrio sui mercati nazionali e di depressione del prezzo di vendita presso le Borse Merci proprio per la presenza di grano importato di
bassa qualità.

Andamento del prezzo del grano duro nelle Borse Merci di Foggia e Bologna

Data contrattazione

Borsa Merci Foggia

Data contrattazione

Borsa Merci Bologna

25 agosto 2008

€ 315/t

28 agosto 2008

€ 290/t

3 settembre 2008

€ 307/t

4 settembre 2008

€ 290/t

10 settembre 2008

€ 302/t

11 settembre 2008

€ 292/t

17 settembre 2008

€ 300/t

18 settembre 2008

€ 293/t

 

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