Carpineto Farnito: intervista ad Antonio Zaccheo (Video)

3 Maggio 2018
Intervista ad Antonio Zaccheo
Verona, Vinitaly 15/18 aprile 2018 ,
Intervista di Giuseppe Danielli, Direttore Newsfood.com
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BOLLE TOSCANE – ELEGANTE SPUMANTE IN TERRA DI GRANDI ROSSI
di Giampietro Comolli
Il successo delle bollicine tricolori non ha limiti e confini. Grande performance all’estero con oltre 500 milioni di bottiglie nazionali consumate in 78 paesi (ancora pochi, e siamo troppo concentrati tutti sui primi 5 soliti mercati) ma anche forte ripresa dei consumi (confermati a dicembre 2017 e nuovamente ribaditi già nel primo trimestre 2018) sul mercato interno. Gli italiani riducono il consumo di vino in assoluto ( circa 31 litri anno procapite contro i 43 dei francesi) ma invece crescono i tappi a fungo stappati (circa 190 milioni di bottiglie l’anno, ovvero il 13% del mercato totale italiano) sul territorio nazionale.
Questo stimola e invoglia molti produttori a lanciarsi in questo new-mood del consumo. Consumi domestici, off-trade-off –premise sono tutti in crescita di volumi, con valori stabili. Non c’è Regione italiana che non abbia i suoi fiori all’occhiello. Sono 31 i vitigni autoctoni o quasi tali che sono utilizzati per creare vini spumanti, oltre ai 3 tradizionali Pinot Nero Chardonnay Pinot Bianco. Anche la Toscana ha le sue nicchie e i le sue medaglie al di fuori dei Sangiovese e Brunello.
Alla Tenuta Carpineto, nota per il suo pluripremiato Chianti Classico Docg Riserva, il Brunello di Montalcino, il Nobile di Montepulciano Vigneto Poggio Sant’Enrico, il Molin Vecchio Appodiato Igt Toscana, si producono tre etichette di bollicine, limitatissime nel numero, di vini spumanti, tutte piccole cuvèe. Terreni nel “quadrilatero” delle eccellenze e della storie antiche enoiche, fra la val d’Arno fino a Gavorrano, da Gaville e Dudda in pieno Chianti Classico, passando per Montalcino e Montepulciano, approdando verso il mare della Maremma Toscana, da cui si ottengono uve Chardonnay, in questo caso piena fiducia al vitigno leader mondiale, per produrre il Farnito, Vino Spumante di Qualità, Brut.
Uve di Chardonnay in purezza totale, scelte in ogni vigna e in ogni annata, vinificate separatamente, in parte lasciate fermentare in barili piccoli di rovere, in parte tenuto in acciaio, con l’uso di lieviti selezionati dall’azienda. Tempi lunghi di fermentazione a bassa temperatura, oltre 8 mesi. tempi lunghi di affinamento in bottiglia, alti 7-9 mesi.
Quindi, il Farnito di Carpineto, nella esclusiva bottiglia renana-champagnotta alta, si può degustare:
Carpineto Farnito Vino Spumante di Qualità Brut Cuvée delle ultime annate, uvaggio Chardonnay in purezza, buona titolazione ma non eccessiva, buona acidità ma non pungente.
Nel calice una spuma evidente si trasforma in una sottile corona circolare continuamente alimentata da diverse catenelle risalenti lenti, finissime, sinuose con un colore paglierino più giallo con riflessi anche dorati. Lo spettro olfattivo è elegante e nitido di fiori gialli e rosa del campo toscano, come la veccia, un buon frutto e una nota di chicco di grano pelato. In bocca è pieno, ha tessitura e corpo, equilibrio buono fra titolo e acidità, suadente e appagante, il sorso termina con un crescente gusto aromatico di lampone speziato e maturo.
Tenuta Carpineto, località Dudda 17/b
50022 Greve in Chianti
www.carpineto.com
tel 0558549062
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Giampietro Comolli
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Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici
Editorialista Newsfood.com
Economia, Food&Beverage, Gusturismo
Curatore Rubrica Discovering in libertà
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