Bollicine italiane sempre più effervescenti, calo in Italia ma grandi botti nel mondo

30 Dicembre 2014
Aggiornamento ultim’ora:
Saranno probabilmente 50 milioni, o forse più, i tappi che salteranno in queste feste, perché sembra vada meglio di quanto previsto 15 gg fa, quindi il valore al consumo passa da 410 a 420 milioni di Euro. Confermato il leggero calo dei consumi, ma nessun calo del fatturato segno che i prezzi sono stabili e non ci sono sconti, se non le tradizionali “promo-back” pre-Festa.
Il record di 91 milioni di bottiglie stappate è stato nelle feste del 1999-2000 (…dati approssimativi dovuti alle modalità di raccolta dati di allora ) e 2010-2011, di 4 anni fa con metodologia identica a quella di oggi, ma compreso Champagne e Cava ( manca il dato esatto scorporato del solo made in Italy – sarebbe da spiegare – che porterebbe il dato netto ItalytoItaly a nr 84 milioni.
Da allora è iniziato il calo dei consumi che forse si stabilizzerà negli anni sui 50-52 milioni di bottiglie solo made in italy.
Risulta stabile negli anni la quota e il dato assoluto delle bottiglie consumate nel resto dei mesi dell’anno …..meglio così, forse, vuol dire che c’è fedeltà alla tipologia !
Solo in Usa durante le feste salteranno oltre 16 milioni di bottiglie di Prosecco sparkling !! … pressapoco stesso numero anche in UK.
Intorno a 10-11 milioni in Germania e Russia. Bene il Belgio e Danimarca.
RINUNCE CONTINUE E DIFFUSE. MENO BOLLICINE, MA SENZA NO. NON SI FA A MENO DELLO SPUMANTE ITALIANO
“Non si può parlare di crisi economica e dei consumi dopo 8 anni di riduzioni continue, siamo in stagnazione consolidata o blocco , ovvero una ridimensione della vita e spesa quotidiana”, questo in sintesi il commento delle stime dell’OVSE, osservatorio economico nazionale dei mercati e consumi vini e vini spumanti, sui consumi delle feste 2014-2015. Dal 1991 l’OVSE ha registrato crescita continua di consumi, sviluppo ed export annuali e globali con soli alcuni scambi di tipologie delle bollicine made in Italy: in 22 anni, da 100 milioni di bottiglie Dop alle attuali 400 milioni, da 13 milioni di metodo tradizionale ai 23 milioni di oggi. I consumi “delle feste” stanno calando negli ultimi anni. Il primo sondaggio sulle stime dei consumi di fine anno è confortante: almeno 1 bottiglia di spumante non se la nega nessuno. ma lontani i tempi delle 91 milioni di bottiglie stappate da 8dicembre a 6 gennaio. Per le feste correnti si stima che voleranno 48-49 milioni di tappi in Italia, valore al consumo intorno a 410 milioni di euro. in calo anche i tappi targati Champagne, intorno a 2,4 milioni di pezzi compresi i regali ( calo del 30% rispetto agli anni d’oro). Blocco di acquisti e consumi: 1 consumatore su 3 rinuncia allo spumante. In calo anche i regali di più bottiglie, a favore delle confezioni miste. Lievissimo calo per le etichette di Grandi Champagne; bene invece i Franciacorta riserva e selezioni. “ i prezzi decisamente sostenuti negli scaffali e in enoteca del vino, alimenti e spumanti non stimolano l’acquisto” rispondono al questionario. Prezzi al consumo stabili o in crescita anche negli ultimi 3 anni (prezzo medio annuale in Italia intorno a 6,40 euro che prima delle feste diventa quasi 7,90 euro la bottiglia !!) , forse un ritocco al ribasso aiuterebbe di più rispetto alle vendite promo-spot calmierate. 2 consumatori su 3 italiani dichiarano di ridurre la spesa alimentare per Natale rinunciando ai beni non indispensabili , come gli spumanti, per il costo, non per spese alternative o per motivi salutistici o di sicurezza stradale. Una riduzione dei prezzi al consumo potrebbe essere una boccata d’ossigeno per la ripresa dei consumi, magari riducendo il peso fiscale.
All’estero va tutto meglio il cult per le bollicine tricolori è ancora alto e sempre in crescita di posizione e livello. In 14 anni i tappi delle feste all’estero sono passati da 85 milioni a circa 180 milioni, ma anche con una ampia spalmatura in tutti i 12 mesi dell’anno. il “botto” all’estero non è più una ricorrenza occasionale, ma un life style anche domestico. Nei mercati esteri si registra nel 2014 una forte variabilità da paese a paese, da emergenti a consumatori tradizionali: i volumi dei consumi di spumanti italiani sono decisamente in crescita in modo generalizzato ( ad eccezione di Germania , Russia, Cina) dal 10 al 40%, il fatturato in generale cresce anch’esso in ogni Paese, mentre i prezzi al consumo finale ( e anche alla esportazione doganale) sono in calo dal 2 al 10% , per 8 mercati su 10.
“l’aumento dell’iva e dei costi di servizi, che contribuiscono al Pil dell’Italia, penalizza la famiglia e i consumi di generi ordinari e quotidiani, influisce meno su prodotti obbligatori, straordinari e periodici. Per una crescita generalizzata dei consumi occorre solo un politica di mercato e riduzione fiscalità tributaria e commerciale, non di un rifinanziamento delle banche, che mai verrà messo a disposizione delle famiglie e dei consumi ordinari”
O.V.S.E.-C.E.V.E.S. Founder&Chairman
Italian Bubble Wine Economic Observatory
Osservatorio Studi Economici Vini Effervescenti
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Redazione newsfood.com