Birra, chi la beve è più a rischio

13 Agosto 2013
La birra rende i giovani più aggressivi rispetto al vino o al non consumo di alcolici.
E’ la conclusione a cui è giunta una ricerca dell’Università di Zurigo e dell’Ospedale Universitario di Losanna, diretta dal dottor Meichun Mohler-Kuo e pubblicata sul “European Journal of Public Health”.
Gli scienziati hanno esaminato 4.500 volontari: età media 20 anni, hanno subito controlli sullo stile di vita, sul rapporto con gli alcolici.
Mohler-Kuo e colleghi hanno così concluso come gli amanti della birra fossero più propensi a “Comportamenti alcolici più rischiosi” comparati a coloro che non avevano
preferenze alcoliche. Gli amanti della birra praticavano binge-drinking (bere sei o più drink in un’occasione almeno una volta al mese) o bevevano almeno 21 alcolici a settimana. I
bevitori di birra fumavano su base giornaliera, utilizzavano cannabis più di una settimana od avevano provato sostanze proibite almeno 1 volta negli ultimi 12 mesi. Diversamente, i
consumatori di vino utilizzano sempre sostanze illecite, ma in quantità minori.
Secondo il capo-ricercatore, il legame tra birra e comportamenti rischiosi è dovuto alle caratteristiche della bevanda. In primis, la birra è infatti economica, e quindi
può essere acquistata anche da giovani con disponibilità economica illimitata. Inoltre,è diffusa ad eventi come concerti e feste, dove è più probabile
eccedere, nelle dosi e nelle azioni successive.
Perciò, conclude la capo-ricercatrice, le politiche sanitarie non devono colpevolizzare la birra in quanto tale, ma promuovere un consumo responsabile, specialmente nelle occasioni
più delicate.
Matteo Clerici
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